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“LA FILCA-CISL E’ UN’ORGANIZZAZIONE FORTE, DINAMICA E MOTIVATA”

“LA FILCA-CISL E’ UN’ORGANIZZAZIONE FORTE, DINAMICA E MOTIVATA”

Pesenti
Domenico Pesenti, segretario generale Filca-Cisl

Una categoria in salute, credibile, dinamica e moderna: è quello che emerge dai lavori del XV congresso della Filca-Cisl nazionale, il sindacato dell’edilizia. A Colli del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, sono giunte circa 1.000 persone da tutta Italia, tra delegati, operatori e dirigenti sindacali, oltre ad una folta delegazione di sindacalisti stranieri, per questa tre giorni di congresso. Un appuntamento importante non solo per fare il punto sullo stato dell’edilizia e dei settori seguiti dalla Filca (legno, cemento, lapidei e laterizi) ma anche per delineare la strategia per il futuro. “La nostra organizzazione è formata da un ‘esercito’ composto da migliaia di militanti e centinaia di delegati, operatori, dirigenti”, ha detto il segretario generale Domenico Pesenti nel corso della relazione che ha aperto i lavori. Pesenti, inoltre, è anche Presidente della Fetbb, il sindacato europeo degli edili, che riunisce 75 sindacati in 31 Paesi con oltre 2 milioni e mezzo di associati.

“Nel 2012 gli associati hanno superato quota 302mila, e questo nonostante il calo di addetti”. Il congresso, inoltre, darà il via al processo di aggregazione tra la Filca e la Fai, il sindacato dell’agroalimentare, con la costituzione di una nuova categoria da oltre mezzo milione di iscritti. Pesenti ha fatto il punto sullo stato di salute dell’edilizia: “In cinque anni, dall’inizio della crisi, si è registrato il crollo del 30% della produzione,  del 20% del fatturato, del  40% degli investimenti pubblici. Sono ben 550.000 i posti di lavoro persi, considerando anche l’indotto. La ricetta per rilanciare l’edilizia – ha proseguito Pesenti – passa per la pratica della ‘buona edilizia’: vogliamo una edilizia rispettosa dell’ambiente che metta in sicurezza il territorio, che recuperi i centri storici e le aree industriali dismesse, che metta a norma gli edifici pubblici, a partire dalle scuole, che ristrutturi il patrimonio edilizio italiano rendendo ecosostenibile, o ecocompatibile, con costruzioni che consumino meno energia e inquinino meno”. ”
totalePer mettere in circolo il poco denaro disponibile è necessario allentare il Patto di stabilità per i comuni virtuosi, consentendo tra l’altro un più rapido pagamento delle imprese da parte dello Stato per rilanciare investimenti pubblici diffusi capillarmente sul territorio. Inoltre – ha proseguito il segretario generale della Filca – è necessario rendere stabili e strutturali gli incentivi e gli sgravi per la ristrutturazione per rilanciare, accanto a quella pubblica, anche l’edilizia privata”.
Tra le proposte lanciate nel corso del congresso anche la realizzazione della Patente a punti, un sistema che premia le aziende in regola, e la semplificazione della contrattazione, con la riduzione del numero dei contratti. “In particolare – ha detto Pesenti – è importante che in ogni luogo di lavoro sia applicato un unico contratto, e quindi nel cantiere si deve applicare solo il contratto degli edili. Per fare questo – ha concluso – bisogna parificare i costi contributivi per tutti i settori, per evitare forme di ‘concorrenza contrattuale’, e sottoscrivere un accordo interconfederale che disciplini l’applicazione contrattuale nei luoghi di lavoro in base all’attività prevalente”.

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