La Filca a Palermo: un percorso di legalità e solidarietà

La Filca a Palermo: un percorso di legalità e solidarietà

Palermo
Grazie al contributo della Filca è stata realizzata un’aula multimediale nell’Istituto “Don Pino Puglisi”. Pesenti: “E’ dalla scuola che deve partire il cambio di mentalità”.
Nel 1993 il colpo sordo di un proiettile. Oggi l’applauso di centinaia di giovani. La fine di una storia e l’inizio di un nuovo percorso di speranza. La morte, quella eroica di don Pino Puglisi, trucidato da sicari mafiosi. E la vita, l’entusiasmo fresco, genuino, degli studenti che frequentano la scuola media del quartiere Brancaccio di Palermo intitolato al religioso assassinato per il suo impegno contro la mafia. Un impegno che vede in prima fila anche il sindacato. Grazie al contributo della Filca Nazionale, infatti, gli studenti della scuola da oggi hanno a disposizione una nuova, moderna aula multimediale dotata di 20 computer, video proiettore, laboratorio per le lingue straniere.
All’inaugurazione erano presenti il segretario generale della Filca, Domenico Pesenti e Giuseppe Lupo, segretario generale della Cisl di Palermo e Salvatore Scelfo, segretario generale della Filca provinciale, strutture determinanti per la riuscita dell’iniziativa. “Questo progetto – ha dichiarato Pesenti – si colloca nelle nostre iniziative di legalità e solidarietà avviate in passato, e che culmineranno nel luglio prossimo con il campo-scuola nazionale della nostra organizzazione, che abbiamo scelto di fare proprio a Palermo, facendo nostro il motto di Padre Puglisi, ‘E se ognuno fa qualcosa’. La scelta di ‘investire’ nella scuola non è casuale: è da qui – spiega Pesenti – dalle nuove generazioni, che deve partire quella azione di liberazione, quel cambio di mentalità in grado di liberare la Sicilia e tutto il Paese dalla piaga della criminalità, della cultura mafiosa”.
Padre Pino Puglisi fu assassinato dalla mafia il 15 settembre del 1993, il giorno del suo 56esimo compleanno, con un colpo di pistola alla nuca. Era figlio di un calzolaio e di una sarta ed aveva dedicato la sua vita ai giovani palermitani, in particolare a quelli delle zone più emarginate della città, come il quartiere Brancaccio, quello in cui era nato. Aveva strappato tantissimi giovani alla mafia grazie all’organizzazione di campi scuola, di percorsi formativi e di progetti mirati alla legalità ed alla solidarietà. L’aula multimediale è stata finanziata dalla Filca nazionale anche attraverso il gesto simbolico dei propri dirigenti, che hanno rinunciato ai tradizionali omaggi natalizi, e dalla Fondazione intitolata a Padre Puglisi, costituita nel 2004.

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