“LA CRIMINALITA’ COME FATTORE DI SVILUPPO”, INIZIATIVA IN VENETO

“LA CRIMINALITA’ COME FATTORE DI SVILUPPO”, INIZIATIVA IN VENETO

Corruzione, veleni e ambiente, presenza delle mafie nell’economia locale e ripristino della legalità. E’ ormai cosa nota e le inchieste lo confermano: il Veneto non è più terra felix. Messa in ginocchio da una crisi che sembra non avere fine, da pratiche economiche e ambientali al limite (e talvolta al di là) del lecito, dall’uso della corruzione come strategia, da metodologie mafiose.

E gli esempi anche recenti non mancano: gli arresti dell’amministratore delegato della Fip, Mauro Scaramuzza (per mafia) e dei fratelli Gavioli (per illeciti nella gestione dei rifiuti di Napoli), le inchieste e i processi sul seppellimento di monnezza sotto l’autostrada Valdastico e la terza corsia dell’A4, le minacce al sindaco di Caorle per un centro termale in fase di costruzione, le manette al vicesindaco di Verona per corruzione, il mancato rinnovo del Protocollo di legalità da parte della Regione Veneto.

Questi e altri temi, compreso quello delle difficili realtà campane conosciute come “Triangolo della Morte” e “Terra dei fuochi”, sono al centro del convegno organizzato dalla Filca Cisl e dalla Fai Cisl del Veneto e dalla Cisl Belluno Treviso per venerdì 21 marzo alle 20:15 presso l’hotel Crystal di Preganziol (Treviso). Ai lavori interverranno Francesco Saverio Pavone, procuratore della Repubblica a Belluno, don Aniello Manganiello, ex parroco di Scampia, oggi in prima linea nella lotta contro l’avvelenamento della Campania, Luigi Lazzaro, responsabile di Legambiente Veneto e componente dell’Osservatorio ambiente e legalità del Comune di Venezia, Salvatore Federico, segretario generale Filca Cisl Veneto. Coordina la giornalista e saggista Monica Zornetta. Nel corso della tavola rotonda sarà presentato il “Manifesto della rete per i diritti inviolabili”, a cura del prof. Alessandro de Carlo, responsabile scientifico di ascolto di “Speranzaallavoro”. Si tratta di un progetto unico in Italia che si avvale della partecipazione attiva dell’Università di Padova.

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