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ITALCEMENTI, IERI INCONTRO POSITIVO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

ITALCEMENTI, IERI INCONTRO POSITIVO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

“È stato un incontro certamente proficuo, e quindi positivo. Bisogna far capire a Italcementi che un eventuale esubero dei dipendenti deve essere spalmato in tutti gli stabilimenti, senza penalizzarne soltanto due”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Filca-Cisl, Riccardo Gentile, al termine della riunione al Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare il problema della chiusura degli stabilimenti di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, e di Vibo Valentia, annunciata da Italcementi e che comporterebbe il licenziamento di 176 dipendenti diretti, più diverse centinaia dell’indotto.
“Se l’obiettivo dell’incontro era quello di costruire un tavolo di verifica, per appurare se l’impegno delle istituzioni locali, presenti massicciamente all’incontro, venga mantenuto. un passaggio importante, che ho sottolineato, è che non è possibile far pagare solo ai lavoratori il prezzo della crisi. Il costo del personale, inoltre, pesa solo per il 16-17% sul costo totale. I costi industriali, come l’energia, il combustibile, le materie prime, superano il 50%, e quindi è su queste ultime voci che bisogna intervenire. Intanto l’attività produttiva nei due stabilimenti procede regolarmente, con i lavoratori rientrati in azienda. A metà luglio – conclude Gentile – ci sarà un altro incontro per fare il punto della situazione e capire se l’azienda ha davvero la volontà di ridiscutere le sue decisioni”. 
Sulla vicenda è intervenuta la Filca di Vibo Valentia con un comunicato stampa: Si è concluso dopo circa tre ore l’incontro convocato al MISE di ROMA che vedeva sul tavolo delle trattative la chiusura di due stabilimenti dell’Italcementi SPA: Vibo Valentia e Porto Empedocle.
Presenti all’incontro, oltre i dirigenti dell’azienda, le OO.SS. nazionali, regionali e provinciali, il governatore della Calabria, il Prefetto di Vibo Valentia, Il sindaco di Vibo e Porto Empedocle, Il presidente della provincia di Vibo e Porto, alcuni senatori oltre i vari consiglieri ed assessori provinciali e comunali.
Dopo un’ampia esamina del problema che già tutti conosciamo, si è arrivati ad una conclusione indolore che momentaneamente sposta il problema di qualche mese in avanti, con relativo ed ufficiale ritiro della procedura di mobilità da parte dell’azienda, che si è presa un periodo di riflessione rispetto a tutte le argomentazioni proposte ed avanzate sia dai sindacati e soprattutto dalle amministrazioni, a tutti i livelli.
A tal proposito da parte del responsabile ministeriale che presiedeva il tavolo, dr Giampietro Castano (prontamente contattato dal segretario confederale della CISL Luigi Sbarra), vi è stata una proposta di apertura di un tavolo di confronto con cadenza mensile presso il MISE di Roma (da tutti accolta), per discutere sull’andamento del mercato del cemento e l’evolversi degli impegni assunti dalle amministrazioni locali (comune e provincia) e regionali.
Infatti una serie di garanzie per quel che concerne lo stabilimento di Vibo Valentia sono state date dal governatore della Calabria, che ha elencato una serie di investimenti e di finanziamenti di opere pubbliche in Calabria di pronta (ma non brevissima) attuazione, che renderebbero appetibile il mercato del cemento nella nostra regione, oltre gli impegni assunti dal sindaco e dal presidente della provincia di Vibo che hanno dato piene garanzie sull’attuazione in tempi brevi delle autorizzazione da tempo richieste dall’azienda, al fine di ridurre in maniera determinante i costi di produzione del cemento per essere competitivi nuovamente sul mercato.
Significativa la presenza del Prefetto di Vibo Valentia, Michele di Bari, che ancora una volta ha dato il suo contributo alla causa e si è reso disponibile a rendere operativo un tavolo permanente di concertazione a livello provinciale, con la partecipazione di tutti i soggetti preposti a discutere del problema, affinché si raggiunga un definitivo programma di attuazione definitivo che sia appetibile per l’Italcementi.
Da oggi pertanto riprenderanno le regolari attività lavorative all’interno dello stabilimento di Vibo Valentia Marina, con l’impegno assunto dalle RSU dello stabilimento e le relative segreterie sindacali provinciali di rimanere vigili sulla pratica attuazione degli impegni assunti dai vari soggetti intervenuti all’incontro odierno.
Inoltre verrà convocata un’assemblea sindacale all’interno dello stabilimento, venerdì 22 giugno, per mettere a conoscenza tutti i lavoratori, in maniera dettagliata, dei contenuti della discussione e degli impegni assunti dalle amministrazioni locali e regionali e spiegare quelle che saranno le strategie sindacali in questa fase di transazione, non dimenticando che il problema non è superato ma che permane uno spiraglio di speranza per una positiva evoluzione della vertenza, che mai più che oggi ci auguriamo rimanga aperta ad una serie di soluzioni.
Fabio Blandino segr. della Filca Cisl di Vibo Valentia si dice “soddisfatto dell’esito dell’incontro. Naturalmente non potevamo aspettarci la risoluzione del problema in maniera definitiva, ma il fatto di avere mensilmente la possibilità di monitorare lo stato dell’arte tramite un tavolo di concertazione che vede impegnati tutti i soggetti intervenuti ieri al MISE, è sicuramente un punto di forza che andrà gestito da tutti con grande senso di responsabilità ognuno per gli impegni assunti, che dovranno essere nel breve resi esecutivi.
Rimaniamo fiduciosi e soprattutto vicini ai lavoratori, perché è soprattutto grazie ai loro sacrifici, sostenuti in queste due settimane di dura lotta, garantendo sempre l’ordine pubblico e senza mai cadere in azioni eclatanti, che si è ottenuto il risultato raggiunto in piena sinergia con quanto fatto dalle OO.SS. a tutti i livelli”.

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