Di seguito le dichiarazioni di Santino Barbera e Francesco Iudici, segretari generali della Filca Cisl Sicilia e Agrigento Caltanissetta Enna.
Una corsa contro il tempo per evitare che il cementificio di Porto Empedocle venga messo definitivamente a riposo: il taglio della produzione di cemento rischia di mandare al macero oltre cinquanta posti di lavoro. Questo il fronte comune emerso dopo il vertice palermitano presso la sede della Presidenza della Regione. Le parti del negoziato, infatti, hanno attivato il tavolo “Italcementi” per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Porto Empedocle. All’incontro erano presenti l’assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vancheri, i rappresentanti della Italcementi, le segreterie regionali e provinciali di Filca Cisl, Feneal Uil, Fillea Cgil, la Rsu di stabilimento e Confindustria Sicilia. Il tempo stringe perché a settembre scade la cassa integrazione straordinaria attivata dalla holding del cemento in seguito al crollo delle grandi commesse pubbliche e del mercato immobiliare che si è fatto notevolmente sentire sulla filiera: bisogna accelerare tutti i percorsi affinchè prima di quella scadenza lo stabilimento possa continuare la sua produzione consentendo al tessuto socio-economico del territorio di tirare un sospiro di sollievo. Al momento, l’unico dato certo di Italcementi, è il mantenimento di un solo impianto di produzione (macinazione) che impegnerà soltanto 31 lavoratori su un organico di 84 dipendenti. L’assessore regionale alle Attività Produttive, nei prossimi giorni, chiamerà a raccolta la Italkali per esplorare le volontà aziendali circa l’acquisizione di una parte del cementificio. Non sarà ovviamente un incontro definitivo tale da mettere sul tavolo il prodotto finale. Sarà semmai un primo tentativo, ma sempre di buon auspicio, perché il tema del cementificio non cada nell’oblio. Dato ormai assodato che il 2013 è stato un anno di recessione, nel 2014 dovrebbe cominciare invece una dura convalescenza del sistema produttivo: bisognare andare veloci perchè è il momento di posizionare gli obiettivi per arrivare sani e forti alla ripartenza. La Filca Cisl Sicilia e la Filca Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, per evitare che il territorio di Porto Empedocle subisca il contraccolpo di ulteriori licenziamenti, metterà in atto tutte le iniziative necessarie affinchè la comunità empedoclina già duramente provata dalla crisi con la perdita di centinaia di posti di lavoro, non paghi a caro prezzo la scelta aziendale di Italcementi Group.