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ITALCEMENTI CALUSCO, ADESIONE TOTALE A SCIOPERO PER INCIDENTE MORTALE

ITALCEMENTI CALUSCO, ADESIONE TOTALE A SCIOPERO PER INCIDENTE MORTALE

Sciopero Italcementi CaluscoIeri mattina nessuno dei lavoratori del primo turno né di quelli a giornata ha messo piede nello stabilimento Italcementi di Calusco: lo sciopero di 4 ore proclamato dopo la morte di Guglielmo Ravasio, lunedì sera, ha avuto un’adesione del 100%. Erano tutti fuori, in presidio in memoria del compagno di lavoro e in protesta contro una gestione dell’organizzazione del lavoro, in particolare quella del reparto ‘linea di cottura’ di produzione del cemento, che è stata in passato e più volte oggetto di discussione tra la RSU e la direzione aziendale per “la cronica carenza di organico e i ripetuti cambiamenti improvvisi dei turni di lavoro”.
Dalle 5.30 del mattino i cancelli dello stabilimento di Calusco, dove lavorano poco più di 154 persone, sono stati presidiati dai lavoratori. Da altri siti del Gruppo Italcementi sono arrivati attestati di solidarietà: così è stato da Salerno, da Matera, da Porto Empedocle e dalla Italgen di Villa di Serio. Mezz’ora di sciopero, ieri, anche nello stabilimento di Monselice (Padova) e braccia incrociate oggi nella sede di Rezzato, in provincia di Brescia. A proposito della morte del lavoratore i sindacati avevano commentato: “In attesa che i medici e le autorità competenti si esprimano sull’accaduto e in particolare si capisca se quanto avvenuto sia correlabile alla mansione che Guglielmo Ravasio svolgeva, è certo che, dopo avere svolto il primo turno terminato alle ore 14, su richiesta dell’azienda sia rientrato in fabbrica alle ore 19 per effettuare anche parte del secondo turno, senza aver rispettato la pausa obbligatoria prevista per legge (11 ore tra due turni)”. L’assemblea dei lavoratori di martedì mattina, oltre allo sciopero, ha anche deciso l’indisponibilità alla variazione dell’orario di lavoro nei cinque giorni prima del turno assegnato e la sottoscrizione di almeno di 2 ore di lavoro da parte dei lavoratori da devolvere alla famiglia.
In una nota le Segreterie Nazionali FENEAL FILCA FILLEA esprimono vicinanza e solidarietà alla famiglia del lavoratore. “In attesa che da parte delle competenti autorità vengano accertate le cause e le eventuali responsabilità dell’improvviso decesso del lavoratore – scrivono i sindacati – si evidenzia che, nella circostanza, l’organizzazione e l’orario di lavoro adottati, non rientrano nelle normative previste. Un elemento questo che ci preoccupa fortemente. La crisi che bene conosciamo e che insieme stiamo affrontando nel comparto, con tutti gli strumenti a disposizione, NON può e NON deve in alcun modo determinare un abbassamento delle condizioni di salute e sicurezza nei posti di lavoro”. La nota si conclude con il sostegno a tutte le iniziative promosse dalla RSU del cementificio di Calusco e con l’impegno per la raccolta dei contributi a favore della famiglia del lavoratore deceduto.

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