Pubblichiamo una nota di Mennato Magnolia, segretario generale della Filca-Cisl di Avellino.
Nell’incontro con le istituzioni nel convegno sulle politiche infrastrutturali in Irpinia del 6 maggio 2011 al Carcere Borbonico, la Filca con la Cisl di Avellino, organizzarono a tutto campo un confronto istituzionale sullo stato delle opere pubbliche in Irpinia, sulla Sicurezza e sulla Legalità (da lì fu firmato un protocollo su questi temi, prima la Provincia di Avellino e poco dopo anche il Comune Capoluogo).
Ad un anno di distanza, di tutte quelle opere enunciate, bloccate o in attesa di essere rifinanziate, ad oggi, nessuna ha visto l’avvio di un solo cantiere. La Galleria Pavoncelli, la strada Lioni-Grottaminarda, l’Alta Capacità viaria e telematica, i poli di interscambio, la tangenziale interna Paolise/Pianodardine, il raddoppio della AV/SA, sono rimasti come allora solo fumose progettualità. Dell’impiego dei Fondi Fas e della spesa regionale 2007-2013 è rimasta lettera morta così come ogni “promessa” di impiego di risorse dell’Assessore regionale alle OO.PP. per 213 mln di euro per 32 comuni irpini e opere sul territorio che avrebbero migliorato la sicurezza idraulico forestale e la manutenzione di edifici scolastici.
Solo nel comune di Avellino il Tunnel e il Mercatone, nel più ampio programma di Europa più, si è dato avvio alle nuove gare di appalto per il completamento e la riqualificazione delle strutture, tra l’altro con la scelta negativa del sistema del massimo ribasso, con i suoi noti effetti negativi, nonostante l’impegno sottoscritto nel protocollo con le parti sociali.
Solo queste opere, insieme ai piani triennali di Comune e Provincia di Avellino, ammontano ad oltre un miliardo di Euro, che se cantierizzate, anche gradualmente, potrebbero invertire la situazione del settore delle Costruzioni che vive di una crisi senza precedenti, relegando il mercato del lavoro all’ombra della legalità. La forte contrazione delle commesse nelle Costruzioni alimenta il numero di disoccupati edili e la chiusura delle imprese del settore: infatti, nell’ultimo quadriennio ( 2008/2011 ) -dati Cassa Edile di Avellino- si è avuta una perdita 3 mila posti di lavoro e la scomparsa di 350 imprese, ma il dato complessivo è di gran lunga superiore: l’aumento delle domande di disoccupazione evidenzia una perdita complessiva di oltre 5000 posti di lavoro.
L’effetto combinato del fermo della Spesa Pubblica e di una recessione strutturale di mercato ha riflessi drammatici e di tenuta sociale. Progressivamente stanno venendo meno per imprese e lavoratori delle costruzioni gli strumenti di assistenza economica tanto di natura pubblica che privata. È una situazione che naturalmente si ripercuote negativamente sulle aziende dei materiali delle costruzioni ( dei laterizi, dei manufatti in cemento, dei lapidei e del legno ) e più complessivamente sull’intera economia, aumentando di giorno in giorno il numero dei disoccupati che si attestano oltre le 93.000 unità.
Senza ulteriori perdite di tempo, occorre accelerare ogni procedura burocratica tanto per l’impiego dei fondi (erogazione materiale) tanto per la conclusione di ogni iter procedimentale sull’aggiudicazione delle gare di appalto e soprattutto per la messa a disposizione dei fondi, stanando le responsabilità istituzionali locali, regionali e nazionali. I lavoratori Irpini non ce la fanno più ad aspettare!
La Filca condivide pienamente l’azione della Cisl e delle altre Organizzazioni locali e regionali, scaturite dal convegno del 30 marzo scorso e della successiva avvenuta costituzione di tavoli istituzionali presso la provincia con tutti i livelli istituzionali interessati, supportati da tavoli tecnici, tesi a selezionare le priorità “del patto per l’Irpinia”, per dare una svolta di concretezza, oltre che di immediatezza alle risposte necessarie allo sviluppo del territorio della provincia di Avellino.
Infine, ribadiamo la necessità del rilancio dell’Osservatorio in Prefettura, esprimendo come Filca e come Cisl, apprezzamento al nuovo Prefetto circa gli impegni assunti a riguardo, in particolare quello dell’applicazione dei protocolli sottoscritti sulla legalità e la sicurezza dalla Provincia e dal Comune di Avellino, da estenderli anche alle altre stazioni appaltanti. L’altra necessità riguarda l’accelerazione della trattativa per la definizione del Contratto Provinciale dell’Edilizia che deve rispondere alle aspettative dei lavoratori e delle imprese, quale strumento di regolazione certa, anch’esso finalizzato alla legalità e la trasparenza contro la concorrenza sleale.