Il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, dice no alle mezze soluzioni per la vertenza Inpes e invita l’azienda a fare ogni sforzo possibile per superare la crisi. Per il leader della Filca “non possono essere ancora i lavoratori a sobbarcarsi l’onere di mettere in salvo la Inpes perché negli ultimi due anni i lavoratori hanno già fatto il proprio. Il problema non è solo la mensilità non corrisposta – sottolinea La Torre – ma tutta la parte accessoria che non è stata versata, a partire dai contributi al fondo di previdenza integrativo, che pesano per diverse migliaia di euro sulle buste paga degli operai. A questo va aggiunto l’aggravio di costi che i dipendenti hanno subito per il trasferimento dallo stabilimento di Tito a quello di Baragiano e la mancata corresponsione dei benefit, come il ticket, che valgono in termini monetari quanto una mensilità”. Per La Torre “i lavoratori hanno già dato e ora hanno pienamente diritto a ricevere le proprie spettanze. Martorano farebbe bene a rivolgere il suo accorato appello alle istituzioni locali e al sistema bancario che hanno condotto il settore delle costruzioni allo sfascio. Il tempo dei silenzi e dei non possumus della politica – conclude il segretario della Filca – deve finire altrimenti ci ritroveremo nel giro di qualche mese a dover affrontare una situazione di conflitto sociale che sarà difficilmente gestibile”.