Via libera del Cipe a opere infrastrutturali strategiche e ad altri interventi medi e piccoli per un valore complessivo di 8,8 miliardi di euro. Tra le opere approvate, l’asse stradale Pedemontana Lombarda, il prolungamento delle linee 4 e 5 della metropolitana di Milano, il primo lotto della ferrovia AV/AC Genova-Milano Terzo Valico dei Giovi, cui sono stati assegnati 500 milioni per l’apertura dei cantieri, che avverrà entro la fine dell’anno.
Non c’è stato invece l’atteso via libera dei Piani Regionali Fas, nonostante lo scorso 23 ottobre Governo e Regioni avessero raggiunto un’intesa per sbloccare fondi Fas pregressi per oltre 16 md di euro.
Il Sud, per ora, si accontenta del via libera alla progettazione del ponte sullo Stretto di Messina con l’ok del Cipe alle decisioni assunte dal Commissario Pietro Ciucci e risorse iniziali per un ammontare di 1,3 mld. Resta comunque da risolvere ancora un problema tecnico che dovrebbe essere affrontato alla prossima riunione del Comitato.
Approvata anche una prima fase di medie e piccole opere che saranno gestite dai Provveditorati alle Opere Pubbliche. Via libera, infine, all’adeguamento dei diritti aeroportuali vincolati agli investimenti per il potenziamento e il rafforzamento degli scali. Le nuove tariffe scatteranno dal primo gennaio 2010. Dal Comitato di oggi è arrivato il primo ok alla procedura, è poi atteso un nuovo Cipe che renderà esecutiva la decisione.
Deluso il commento del segretario confederale della Cisl, Giorgio Santini, che proprio ieri aveva sollecitato l’approvazione dei Piani Regionali Fas per il Mezzogiorno. “E’ assolutamente necessario che il Cipe nei tempi più rapidi ponga rimedio a questa lacuna che danneggia fortemente le prospettive di sviluppo del Sud”, ha dichiarato il sindacalista. “Positiva, invece – ha aggiunto Santini – il via libera agli interventi infrastrutturali prioritari per i quali ora vanno accelerati progettazione esecutiva e cantierizzazione”.
A conti fatti la parte del leone l’ha fatta la Lombardia, con l’approvazione di opere per un valore di quasi 6 miliardi di euro.
Ammontano invece a circa un miliardo i fondi destinati all’Abruzzo per la ricostruzione di case ed edifici pubblici nella zona del terremoto. I fondi serviranno, in particolare, per la cosiddetta ricostruzione leggera, case classificate A, B e C e per il recupero degli edifici pubblici dove c’è la sede per l’erogazione di servizi di natura essenziale.
Visualizza la delibera CIPE
Dal sito www.conquistedellavoro.it