“Industria 4.0 è una sfida decisiva sui temi dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo. Una sfida raccolta anche dalla Filca, sempre attenta ai cambiamenti ed alle trasformazioni del mondo del lavoro”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale della categoria, Salvatore Federico, a margine della presentazione del “Laboratorio Cisl Industria 4.0”, avviato con il supporto del Politecnico di Milano. L’organismo, oltre ad approfondire e studiare le innovazioni prodotte dalle nuove tecnologie di Industria 4.0, avvierà uno studio ed un approfondimento sui cambiamenti nei processi produttivi e nel lavoro, con il coinvolgimento di tutte le categorie industriali e di 27 aziende di tredici settori diversi.
“Anche la Filca – ha aggiunto Federico – contribuirà alla realizzazione di questo progetto, grazie al coinvolgimento di una dozzina di delegati di 5 aziende diverse: Italcementi (cemento), Natuzzi, Poltrona Frau e B&B (legno), FBM Fornaci Briziarelli (laterizi). Si tratta di aziende diverse per settore e per provenienza geografica, ma che sono accomunate da una grande attenzione alle innovazioni ed allo sviluppo digitale e delle tecnologie. Fenomeni e processi importanti da analizzare e monitorare anche per capire le ricadute che questi nuovi modelli produttivi hanno sulle condizioni di lavoro, sulle produzioni e sull’occupazione. Inoltre questo progetto ci permetterà di trarre insegnamenti e indicazioni per una più efficace azione sindacale nei processi d’innovazione e nella contrattazione, rafforzando così l’attenzione per il lavoratore, anzi per la persona”.
Sull’importanza del progetto è intervenuto anche i segretari generale della Filca, Franco Turri: “Non ha senso parlare di Industria 4.0 senza dotazione infrastrutturale adeguata. Ecco perché il potenziamento della rete di strade e autostrade, delle ferrovie, dei porti, diventa di fondamentale importanza per la reale e completa realizzazione di questo ambizioso progetto”.
“Il nostro Congresso – ha proseguito Turri – sarà un appuntamento importante per definire le strategie del sindacato rispetto all’innovazione ed alla formazione. Già negli ‘spunti congressuali’ ci siamo
occupati di Industria 4.0, sottolineando come i mutamenti che il lavoro subirà dovranno essere messi a fuoco e accompagnati con adeguate tutele e attraverso forme contrattuali mirate, allo scopo di tutelare in modo sempre più attento ed efficace il rapporto tra vita lavorativa e la vita personale. Inoltre siamo dell’avviso che bisogna offrire un solido supporto alla costruzione e al mantenimento delle professionalità necessarie a tenere il passo con la nuova sfida tecnologica, presente e futura. Tra l’altro un Paese che avrà sempre meno materie prime non potrà che investire sulla ricerca, e serviranno inevitabilmente sinergie con le università, con i centri di ricerca, con la capacità innovativa del capitale umano”, ha concluso Turri.