Indagine della Filca a Sassuolo: cresce il lavoro nero nell’edilizia

Indagine della Filca a Sassuolo: cresce il lavoro nero nell’edilizia

Modena
Lavoro nero e irregolare, licenziamenti ingiustificati, mancato o parziale pagamento delle retribuzioni, gravi violazioni dei contratti e delle norme sulla prevenzione e sicurezza nel lavoro. Sono fenomeni che si verificano sempre più spesso nell’edilizia nel comprensorio di Sassuolo. A lanciare l’allarme è la Filca Cisl, che ha elaborato una statistica dell’andamento delle vertenze sindacali dalla quale risulta un forte incremento delle denunce e delle richieste di assistenza presentate dai lavoratori. “Nel solo mese di settembre abbiamo aperto cinque vertenze al giorno, con un aumento del 220 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – afferma Cinzia Zaniboni, responsabile Filca per la zona di Sassuolo -. Inoltre, e questo è ciò che ci preoccupa maggiormente aumenta il numero dei lavoratori che si rivolgono a noi perché non vengono retribuiti e che hanno un rapporto di lavoro, ma sono privi del permesso di soggiorno”. Questi episodi confermano che nel distretto sassuolese si va affermando una diffusa cultura dell’illegalità. “In questi anni nel nostro comprensorio si è sviluppato un mercato parallelo del lavoro in edilizia che sta assumendo dimensioni preoccupanti. Molte aziende la quasi certezza dell’impunità perché – sostiene l’esponente Filca – vi è una cronica carenza di controlli dei cantieri edili”. Per la Cisl è necessario riappropriarsi del presidio del territorio e dei cantieri rafforzando i controlli anche con l’utilizzo dei vigili urbani, come previsto dal protocollo firmato in Provincia nel 1999 e come già avviene a Modena. “Occorre far rispettare le norme che tutelano il lavoro subordinato attivando il documento unico di regolarità contributiva (Durc), divenuto ormai norma di legge. Inoltre – continua la Zaniboni – il d.lgs n. 276/04 ha ripristinato la responsabilità solidale tra l’impresa appaltatrice e i subappaltatori, rafforzando la tutela dei lavoratori dipendenti. Per il settore edile questo decreto ha previsto che la comunicazione di assunzione debba avvenire il giorno precedente alla data di inizio lavoro, escludendo quindi quelle situazioni irregolari legate alla vecchia norma che concedeva cinque giorni di tempo per la comunicazione”. La Filca ricorda che il lavoro nero è strettamente collegato anche al tema della sicurezza. Il d.lgs. 626/94 stabilisce che tutti i lavoratori che entrano in cantiere debbano essere informati sui rischi connessi all’attività che svolgono. “Oggi è necessaria maggiore attenzione sul tema della legalità nell’edilizia del comprensorio sassuolese. Noi – conclude la Zaniboni – proponiamo di stringere un patto con le associazioni imprenditoriali e i soggetti istituzionali, i quali hanno tutto l’interesse a tutelare le imprese sane e a espellere quelle che operano al di fuori delle regole, facendo concorrenza sleale e sottraendo fette di mercato alle aziende regolari”.

Ileana Rossi

Altre notizie