Il grave incidente sul lavoro a Pomezia è l’ennesima dimostrazione che sul tema della sicurezza vi è ancora molto da fare. Un operaio è rimasto coinvolto in un incidente , travolto a marcia indietro da un mezzo bobcat guidato dal fratello durante i lavori di asfaltatura. “Nell’attesa di conoscere le condizioni dell’operaio infortunato, al momento non ancora note – dichiarano i tre segretari delle federazioni sindacali di categoria: Marco Federiconi, Filca-Cisl, Agostino Calcagno, FenealUil, Mario Guerci, Fillea-Cgil – il nostro primo pensiero va al lavoratore a alla sua famiglia. A loro esprimiamo la nostra vicinanza unita alla speranza che gli esiti della vicenda non siano drammatici.”
“Subito dopo però – proseguono i tre segretari generali – alcune considerazioni sono doverose. Il cantiere è per definizione un luogo di lavoro insidioso, pertanto la soglia di attenzione deve essere massima da parte di tutti gli attori in campo, così come molteplici devono essere le misure di prevenzione poste in atto”. “Non ci convincono fino in fondo le letture dei dati relativi agli infortuni sul lavoro in edilizia che spesso, in modo immotivatamente ottimistico, parlano di un calo delle denunce di infortunio nel nostro settore, dimenticando però colpevolmente di mettere in relazione questi numeri con i numeri della crisi che ha colpito duramente il comparto delle costruzioni e che ha determinato quasi un dimezzamento del numero degli addetti e delle ore lavorate.
La preoccupazione espressa dai segretari dei sindacati dei lavoratori delle costruzioni è forte: “il combinato disposto di lunghi anni di crisi che hanno letteralmente flagellato il nostro settore e la scelta compiuta, non solo dalle imprese ma anche a livello politico e legislativo, di abbassare le tutele dei lavoratori, rischia di avere delle pesanti ricadute sulle questioni relative alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro”. “Nella nostra agenda sindacale- concludono i tre segretari- il tema della salute e della sicurezza è sempre ai primi posti. Non vorremmo che, invece, così non fosse per chi a livello istituzionale dovrebbe avere a cuore queste tematiche almeno quanto noi. Ci faremo parti attive e chiederemo l’apertura di tavoli istituzionali sul tema. Vedremo se ancora una volta avranno il coraggio di negarceli.”