“L’incidente mortale di ieri, costato la vita a due operai edili, è avvenuto in uno dei cantieri ‘strategici’ più controllati e sicuri d’Italia, quello vastissimo della ricostruzione post-terremoto. Siamo vicini alle famiglie dei due lavoratori, e chiediamo che si faccia rapidamente luce sulla dinamica di questa terribile sciagura, che colpisce tutti noi”. Lo ha dichiarato Stefano Macale, segretario nazionale della Filca-Cisl, commentando l’incidente avvenuto a San Pio delle Camere, in provincia dell’Aquila. “I due lavoratori deceduti – spiega Macale – erano iscritti alla Filca. Siamo passati in pochi giorni dall’occuparci degli assegni familiari, all’assistere i congiunti per il decesso dei loro cari, una cosa straziante. Non conosciamo ovviamente le cause del crollo che ha determinato la morte dei due operai, ma ci appelliamo a tutti, aziende, parti datoriali, Commissario per la ricostruzione, Ispettorati del Lavoro e personale degli enti bilaterali, per chiedere un ulteriore sforzo sul fronte della sicurezza nei cantieri, per garantire e tutelare nel modo più assoluto le decine di migliaia di edili impegnati in un’opera come la ricostruzione post-terremoto, che è anche simbolica per la rinascita del Paese. Dall’inizio dell’anno stiamo registrando in tutta Italia una pericolosa impennata degli incidenti nei cantieri, in molti casi mortali: il ritardo accumulato nei mesi di lockdown non deve essere il pretesto per intensificare in modo rischioso il ritmo del lavoro. Evitare di poche settimane lo slittamento del termine per la consegna dell’opera non può valere la vita di una persona”, ha concluso Macale.