“Il nuovo, drammatico incidente che ha interessato una cava di marmo a Carrara è la conferma che la situazione sul fronte della sicurezza sul lavoro è diventata insostenibile. In quelle cave sono morti tre operai in pochi mesi, un bilancio che assegna al settore lapideo della provincia apuana il triste primato delle morti sul lavoro”. Lo hanno dichiarato il segretario della Filca-Cisl nazionale, Riccardo Gentile, e il segretario generale della Filca Toscana, Ottavio De Luca, commentando l’incidente di questo pomeriggio in una cava di Carrara. “Evidentemente – aggiungono – c’è un problema sicurezza che è necessario affrontare subito e drasticamente. Le istituzioni dovrebbero prendere in seria considerazione la nostra idea, lanciata pochi mesi fa, di introdurre nel settore lapideo una sorta di ‘Patente a punti’ per le imprese, simile a quella già proposta per l’edilizia. Lo scopo di questo strumento, nelle nostre intenzioni, è di premiare le realtà virtuose e di escludere dal mercato quelle nelle quali si verificano troppi infortuni”.
Secondo i primi accertamenti un grosso lastrone di marmo di quasi duemila tonnellate si è staccato da una parete e ha travolto tre operai: due sono rimasti sotto le macerie. Un cavatore invece, è rimasto sospeso nel vuoto e poi salvato dai vigili del fuoco. L’incidente è avvenuto nella cava Gioia gestita dai Fratelli Antonioli: si tratta di una delle più grandi della zona. I tre cavatori stavano tagliando un costone quando si è verificato il crollo, forse stavano ultimando il taglio di una parete. I cavatori precipitati probabilmente erano intenti a togliere le verghe dove scorre la macchina tagliatrice. Un quarto cavatore è stato portato in ospedale, colto da malore e sotto choc In tutti i bacini delle cave delle Alpi Apuane sono stati sospesi i lavori. Intanto Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil hanno proclamato per domani uno sciopero generale a Massa Carrara e provincia.