“L’incidente di Carmiano è inacettabile: non si può e non si deve morire per lavoro, e purtroppo i cantieri restano uno dei luoghi più pericolosi, con centinaia di incidenti l’anno, molti dei quali mortali”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Filca-Cisl di Lecce Donato Congedo, commentando la tragica fine di Stefano Vetrugno, l’operaio edile 32enne morto dopo essere caduto da un’altezza di 5 metri, mentre era impegnato in lavori in una sala ricevimenti. “Il primo pensiero va ai familiari del povero Stefano verso i quali esprimo il mio più sentito cordoglio. In edilizia, purtroppo, stiamo assistendo ad una strage silenziosa ma quotidiana, bisogna che tutti i soggetti coinvolti intervengano per aumentare i controlli, prevenire gli incidenti, sensibilizzare sul tema della sicurezza. Da anni chiediamo l’introduzione nel sistema edile della Patente a punti, uno strumento che grazie ad un meccanismo premiale ha il merito di espellere dal mercato le imprese irregolari. E poi è necessario eliminare il ricorso al massimo ribasso e al subappalto, che si traducono spesso in un risparmio sui costi della sicurezza”, ha concluso il segretario generale della Filca Cisl.