Fare squadra per tutelare meglio i lavoratori, in particolare gli associati alla Cisl: con questo scopo la Filca ed il patronato della Cisl hanno siglato un accordo che prevede interventi volti a rafforzare e a migliorare i servizi a disposizione degli edili.
“In questi anni, caratterizzati da una forte crisi del settore, spiega il presidente dell’Inas, Domenico Pesenti, abbiamo garantito assistenza e consulenza, contribuendo a far avvicinare le persone al sindacato”. La categoria dimostra ora di essere consapevole dell’impegno degli operatori dell’istituto in questo senso, prevedendo anche un contributo volontario per sostenerne la capacità di continuare a fornire servizi importanti di tutela.
“Si tratta di una scelta importante per noi, sottolinea Pesenti, soprattutto alla luce dei pesanti tagli subiti negli ultimi anni dal patronato, che ostacolano la nostra scelta di rafforzare ed ampliare la nostra disponibilità verso chi ha bisogno della nostra consulenza”.
L’impegno del patronato in tal senso si concretizzerà anche nell’attivazione di percorsi dedicati per i lavoratori associati alla Filca, in modo da fornire loro un’assistenza su misura. Le sinergie passeranno, però, anche attraverso iniziative congiunte di formazione, con contenuti sia di tipo strettamente sindacale che previdenziale, per gli operatori di entrambe le strutture: progetti, stage, collaborazioni e distacchi temporanei tra patronato e categoria, a livello territoriale, saranno gli strumenti per rafforzare capacità e occasioni di collaborazione, per garantire una tutela globale per i lavoratori del settore edile.
“Si tratta di un accordo importante e molto significativo per i nostri associati – aggiunge Franco Turri, segretario generale della Filca-Cisl nazionale – per i quali abbiamo pensato ad una serie di strumenti e servizi davvero utili e vantaggiosi. La sinergia con l’Inas dimostra il proficuo gioco di squadra in casa Cisl: i tanti accordi che abbiamo stipulato anche a livello territoriale con la stessa Inas sul fronte della sicurezza nei cantieri e delle malattie professionali, e poi con Sicet e Anolf, per citare solo alcune sigle, ci danno la possibilità di offrire un valore aggiunto prezioso per gli associati.
Il sindacato non può e non deve limitarsi a controllare la busta paga – conclude Turri – ma ha il dovere di contribuire ad elevare la qualità del lavoro e la dignità del lavoratore, che poi sono le mission per le quali il movimento sindacale è nato ed opera in tutto il mondo”.