IL 4 GIUGNO A NAPOLI MANIFESTAZIONE DI CGIL, CISL E UIL

IL 4 GIUGNO A NAPOLI MANIFESTAZIONE DI CGIL, CISL E UIL

Una grande manifestazione a Napoli chiusa dai tre leader nazionali Camusso Bonanni ed Angeletti per rilanciare i temi dello sviluppo e della crescita, contro la cattiva politica e la burocrazia asfissiante. La notizia viene data nel corso della celebrazione del Primo maggio dove il connubio tra lavoro e cultura, ma anche crescita, diritti e legalità sono state le parole chiave della no-stop di musica e cabaret organizzata da Cgil, Cisl e Uil di Napoli, in uno dei punti più vivi del centro storico, piazza del Gesù e dove è più tangibile il vero volto della crisi che sta aggravando un tessuto già compromesso di per sé. Basta guardare i dati diffusi dai sindacati (circa 300mila posti di lavoro persi negli ultimi 8 anni, 50mila disoccupati dal 2009 ad oggi, aumento della cassa integrazione a marzo di un più 41,10%) per rendersi conto della gravità di una situazione sempre più a rischio di una rivolta sociale. Del resto il preoccupante bollettino di suicidi anche a Napoli si sta allungando. L’ultimo è avvenuto proprio alla vigilia della festa del lavoro. “Una festa particolare, sarebbe più corretto parlare di un primo maggio di riflessione e di proposte – dichiara Gianpiero Tipaldi, segretario generale della Cisl cittadina che ha parlato anche a nome delle altre due sigle sindacali – non è una festa visto che a Napoli e nel Mezzogiorno si può parlare di disoccupazione giovanile, femminile, disoccupati, precari, lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, esodati, di pensionati sotto la soglia di povertà e non certo di lavoro vero”. Poi avverte “oggi non solo si continua a morire per infortuni sul lavoro ma anche perché il lavoro lo si è perso o non lo si trova. Troppi sono i suicidi di questi ultimi mesi per non capire che siamo in piena emergenza e che se non si cambia si rischia seriamente sulla tenuta democratica di questo paese. Nonostante ciò abbiamo comunque deciso per il concerto perché vogliamo lanciare un messaggio di fiducia, soprattutto ai giovani”. Ed è massiccia la presenza di giovani in piazza giunti per ascoltare parole e musica e a convincere sempre più gli organizzatori che il connubio tra lavoro e cultura potrebbe essere una “carta da giocare” per lo sviluppo non solo della città, ma dell’intera regione. “I nostri problemi avrebbero bisogno di decisioni concrete ed immediate – aggiunge Tipaldi – chiediamo al sindaco De Magistris (presente sul palco) di coinvolgere di più le organizzazioni sindacali, di essere ascoltati. Occorre attivare tutto quello che è possibile e ripartire. Questo sindacato sfida tutti sul piano della questione dei contenuti, abbiamo tavoli aperti con le istituzioni, con l’Unione industriali e altri datori di lavoro, si tratta ora di fare, non più di chiacchiere. Tempi certi e meno burocrazia. Non ci vogliamo sottrarre dalle nostre responsabilità, siamo per fare accordi e portare lavoro”. Lunga la lista delle cose da fare ma in primis il sindacato chiede ” una sanità e dei trasporti che funzionino, politiche abitative, infrastrutture, un turismo organizzato che porti ricchezza, una capacità di rendere operative e produttive idee e risorse disponibili per quante poche possano essere. Ed ancora una vera politica industriale, di sviluppo, rigorosa ma concreta. Vogliamo più legalità , meno tasse e che le paghino tutti e non solo noi lavoratori dipendenti e pensionati, chiediamo più vivibilità e rispetto dell’ambiente. Purtroppo i partiti e le istituzioni pare siano impegnati solo a far altro. Ma noi non possiamo più morire di incapacità politica e di burocrazia” .

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