Questo pomeriggio, a partire dalle ore 16, ci sarà un presidio dei sindacati Cgil, Cisl e Uil a Roma, in Piazza del Pantheon. La manifestazione, nell’ambito delle mobilitazioni del Sindacato Europeo (CES), ha l’obiettivo di rivendicare più crescita, più investimenti pubblici, più dialogo sociale e più rispetto dell’autonomia delle parti sociali nella contrattazione collettiva per la salvaguardia dell’occupazione.
Nei giorni scorsi i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Monti, al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, al Presidente del Senato, Renato Schifani e al Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz esprimendo contrarietà e perplessità in merito al Trattato sul Patto di Bilancio come unica risposta alla crisi economica.
Infatti, per i leader di Cgil, Cisl e Uil “la Dichiarazione su occupazione e crescita, varata lo scorso 30 gennaio dal Consiglio Europeo, appare come un timido segnale, insufficiente per un concreto bilanciamento dei fattori e sembra concentrarsi esclusivamente, e in maniera troppo rigida, su obiettivi di stabilità trascurando il fattore della crescita”.
“Nel caso italiano – si legge nella lettera – si dovrà tagliare ogni anno di un ventesimo il debito eccedente il 60% del PIL che produrrà tagli del 3% del PIL annuo pari a circa 45 miliardi di euro”. In vista del prossimo vertice Europeo che dovrà ratificare il nuovo Trattato e congiuntamente alla Confederazione Europea dei Sindacati (CES), Cgil, Cisl e Uil hanno, dunque, espresso la loro preoccupazione sulle modalità con le quali i Governi e i Capi di Stato dell’Unione Europea stanno affrontando le questioni in materia di disciplina di bilancio, sia in relazione alla crisi economica che agli enormi problemi sociali ad esse sottostanti.