Ponteggi pericolanti nei cantieri, impalcature non a norma, lavoratori in nero, dieci ore al giorno di lavoro senza riposo settimanale. Sono alcune delle segnalazioni arrivate via whatsapp e al sito web della Filca Cisl del Veneto, che dallo scorso 24 novembre ha messo a disposizione dei lavoratori un modello da compilare in forma anonima per segnalare situazioni di irregolarità e insicurezza nei cantieri e nelle aziende dell’edilizia. Il progetto, avviato in via sperimentale nelle province di Treviso e Belluno, verrà rilanciato su scala regionale, con numeri di telefono dedicati alle segnalazioni in ogni provincia veneta, nel corso del Congresso della Federazione Cisl delle costruzioni e del legno, che si svolgerà giovedì 16 e venerdì 17 dicembre a Galzignano Terme (Padova). 120 i delegati che si riuniranno in rappresentanza dei quasi 22mila iscritti per eleggere il nuovo Consiglio generale della categoria, ma anche i delegati al Congresso nazionale e della Cisl del Veneto, e infine la nuova Segreteria.
“Qualità al lavoro per un lavoro di qualità” il titolo del Congresso, che pone al centro il tema della sicurezza e della legalità. “Il prezzo della ripresa, che è evidente nel settore dell’edilizia – sottolinea Francesco Orrù, segretario generale della Filca del Veneto – non può essere pagato dai lavoratori in termini di vite umane. La strage nei cantieri non è più accettabile: occorre un impegno straordinario e corale per promuovere fattivamente una rinnovata cultura della sicurezza, per far rispettare le regole da tutti, imprese e lavoratori. L’iniziativa delle segnalazioni anonime è un tassello di un percorso più ampio e articolato, che deve prevedere l’attuazione della patente a punti, strumento importante per la selezione e la qualificazione delle imprese, una nuova cultura dell’accesso alla professione, che impedisca che chiunque senza un’adeguata formazione, preparazione o garanzie anche economiche, possa inventarsi imprenditore edile, investimenti importanti in prevenzione e formazione, rafforzamento degli organi di controllo con l’assunzione del numero adeguato di personale e infine contrasto al dumping contrattuale, con imprese che applicano svariate tipologie di contratto con l’unico fine del risparmio economico, privando di fatto i lavoratori di tutele e dando vita una concorrenza sleale”.
Una quindicina gli alert raccolti dai sindacalisti Filca in poco meno di tre settimane, a testimonianza del fatto che l’iniziativa delle segnalazioni anonime, chiamata “Un segnale per la vita”, ha dato una risposta concreta al crescente bisogno di sicurezza in un anno nefasto per gli infortuni e gli incidenti mortali sul lavoro. Sono 89, infatti, i morti sul lavoro registrati nei primi dieci mesi del 2021 in Veneto, con un incremento del 25% rispetto allo scorso anno. Da gennaio 2021 a fine ottobre sono state 64 le vittime rilevate in occasione di lavoro in Veneto (+ 16% rispetto al 2020 quando erano 55) e 25 i lavoratori che hanno perso la vita nel tragitto casa-lavoro (+56% rispetto al 2020 quando erano 16). La regione è al settimo posto nella graduatoria nazionale per numero di decessi in occasione di lavoro. Crescono del 14% anche gli infortuni non mortali, che passano dai 49.286 di ottobre 2020 ai 56.131 di fine ottobre 2021. A Verona la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce di infortunio: 11.533. Seguono Vicenza (10.690), Treviso (10.533), Padova (10.111), Venezia (9.164), Belluno (2.163) e Rovigo (1.937).
Di varia natura le segnalazioni arrivate alla Filca e tutte prese in carico dai sindacalisti con interventi mirati, controlli nelle aziende e nei cantieri, coinvolgimento dello Spisal, dell’Ispettorato territoriale del lavoro e dell’ente bilaterale. C’è chi segnala lavoratori in nero nell’impresa per cui opera, chi fa turni massacranti di 10 ore con straordinari non pagati e chi fa riferimento a situazioni generiche di rischio, come il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza. Emerge chiaramente un problema diffuso che riguarda i ponteggi, di scarsa qualità, perché sul mercato non se ne trovano più a causa del boom delle ristrutturazioni legato al superbonus 110% – il Veneto è la terza regione d’Italia per numero di investimenti ammessi a detrazione Super Ecobonus 110% – e perché vengono montati male, a dimostrazione della carenza di formazione del personale. Grazie agli alert, gli operatori sindacali hanno verificato personalmente tutte le situazioni di rischio e chiesto l’intervento degli organi preposti ai controlli.
Giovedì il Congresso sarà aperto dalla relazione del segretario generale Francesco Orrù. Nel corso dell’assemblea, interverranno il segretario generale nazionale della Filca Cisl Enzo Pelle e il segretario generale della Cisl Veneto Gianfranco Refosco. Verrà presentata la ricerca “Passato presente e futuro dei settori delle costruzioni in Veneto”.
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