IBRAHIM, UCCISO PERCHE’ CHIEDEVA QUELLO CHE GLI SPETTAVA

IBRAHIM, UCCISO PERCHE’ CHIEDEVA QUELLO CHE GLI SPETTAVA

Dalla Filca-Cisl di Biella (segretario generale Piero Tarizzo) abbiamo ricevuto un comunicato stampa unitario sulla drammatica vicenda di Ibrahim M’Bodi, assassinato dal suo datore di lavoro.
Il barbaro omicidio di Ibrahim M’Bodi da parte del suo datore di lavoro non può passare sotto silenzio. Ibrahim, da quanto risulta dalle cronache dei giornali, sarebbe stato accoltellato perché pretendeva semplicemente il giusto, di essere pagato dopo tre mesi per il lavoro che continuava a svolgere.
A nostro avviso fatti di inaudita gravità come questo rientrano in un clima generale di imbarbarimento dei rapporti sociali, con la possibile aggravante dell’odio razziale. I diritti dei lavoratori sembrano non avere più cittadinanza e se, come in questo caso il lavoratore è extracomunitario, possono sollecitare le reazioni più estreme.
Non può essere certamente questa la risultante di tutta la storia delle lotte del sindacato per l’ottenimento dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori, anche nel ricordo delle angherie subite dai nostri migranti all’estero.
Per queste ragioni il sindacato degli edili di Biella esprime la propria solidarietà ai Familiari di Ibrahim e rinnova il suo impegno nel difendere i diritti di tutti i lavoratori a partire dai più deboli nel mercato del lavoro, quelli maggiormente esposti a ogni genere di ricatto .
Per tutte queste motivazioni è stato indetto un presidio mercoledì 9 dicembre davanti alla Prefettura di Biella  dalle ore 11 alle ore 12.

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