Roma
Il contratto nazionale in edilizia, scaduto il 31 dicembre 2003 (sia la parte economica che normativa) interessa complessivamente in Italia un milione e 300 mila addetti, quasi 300 mila imprese tra industriali, cooperative ed artigiane, per un fatturato annuo di circa 112.411 milioni di euro. In un quadro di sostanziale ristagnazione per il Paese, l’edilizia si muove in controtendenza. Il settore e la combinata riduzione del risparmio delle famiglie sono gli elementi, affermano i sindacati, che sostengono il ciclo economico italiano già da diverso tempo. Le organizzazioni sindacali, pertanto, chiedono nella piattaforma che siano colte le tensioni salariali del mercato del lavoro locale; in questo contesto assume particolare importanza la contrattazione di secondo livello. Altri elementi fondamentali riguardano la tutela complessiva del lavoratore e la sicurezza sul lavoro, da realizzare attraverso l’estensione della figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sul territorio (Rlst), che può operare in tutti i piccoli cantieri. Punti importanti sono anche il rafforzamento degli Enti Bilaterali – con le Scuole Edili che devono diventare centri di tutela del mestiere – e la flessibilità, da governare con il metodo della concertazione. Infine, Filca, Fillea e Feneal premono anche sulla valorizzazione e rivalutazione, attraverso gli Enti Bilaterali, di tutto il settore e delle diverse professionalità. Sul fronte salariale, tenendo anche conto dell’articolazione contrattuale su due livelli, quello nazionale e territoriale, la richiesta di aumento è di 90 euro mensili, riferito al 3° livello. Altro obiettivo è quello di ottenere un migliore riconoscimento salariale in base alle professionalità dei lavoratori, tenendo conto che la piattaforma pone come punto centrale la rivisitazione del sistema degli inquadramenti. Si tratta di una piattaforma ambiziosa, che adegua le tutele al mutare dei bisogni, atraverso cui i sindacati lanciano quasi una sfida alle associazioni imprenditoriali, invitandole a trovare soluzioni che consentano di dare maggiore strutturalità al sistema delle imprese atraverso regole trasparenti.
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