Si conferma la recessione per l’economia italiana. Nel primo trimestre il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è calato dello 0,8% sul trimestre precedente e dell’1,4% rispetto al primo trimestre del 2011 (rivisto al ribasso dall’1,3% della stima preliminare). Lo ha comunicato l’Istat confermando la recessione del Paese visto che il Pil italiano è negativo per il terzo trimestre consecutivo. Il calo congiunturale del Pil registrato nel primo trimestre del 2012 è il peggiore dal primo trimestre del 2009, quando la contrazione sul trimestre precedente era stata del 3,5%. L’istituto di statistica ha spiegato che il primo trimestre del 2012 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto sia al trimestre precedente, sia allo stesso trimestre del 2011. Inoltre, tutte le componenti della domanda interna, eccetto la spesa della pubblica amministrazione, sono risultate in diminuzione, “in un contesto di marcata contrazione delle importazioni e di lieve calo delle esportazioni”.
“Le previsioni al ribasso dell’Istat sul Pil dimostrano che senza politiche di crescita la recessione è destinata ad aggravarsi con grave pregiudizio della produzione, dell’occupazione, dei redditi e dello stesso pareggio di bilancio”, ha commentato il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini. “E’ l’ultima chiamata per il Governo – ha aggiunto – cui chiediamo di varare immediatamente il decreto sviluppo rinviato dal CdM, di sbloccare con poteri sostitutivi tutti i cantieri per infrastrutture bloccati, di permettere il superamento del patto di stabilità per gli investimenti, di ridurre la tassazione su lavoratori, pensionati e famiglie, per rilanciare la domanda interna, ripristinando innanzitutto la detassazione sugli accordi di produttività”. “Serve una terapia d’urto – ha concluso- per crescita e lavoro prima che sia troppo tardi”.
L’Italia è anche fanalino di coda nell’eurozona e rispetto agli Stati Uniti e al Giappone per l’andamento del Pil. Nel primo trimestre, infatti, il prodotto interno lordo è diminuito ini Italia dello 0,8% su base congiunturale a fronte di un aumento dell’1% in Giappone, dello 0,5% negli Stati Uniti e in Germania, di una variazione nulla in Francia, di un calo dello 0,3% nel Regno Unito. Lo ha comunicato l’Istat. In termini tendenziali il Pil, che in Italia è calato dello 1,4%, ha registrato invece un incremento del 2,6% in Giappone, del 2% negli Stati Uniti, dell’1,2% in Germania, dello 0,3% in Francia, mentre è diminuito dello 0,1% nel Regno Unito. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area euro è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2011.
(DAL SITO WWW.CONQUISTEDELLAVORO.IT)