GUIDONIA, APPELLO DEI SINDACATI: “BISOGNA SALVARE I LAVORATORI DELLE CAVE!”

GUIDONIA, APPELLO DEI SINDACATI: “BISOGNA SALVARE I LAVORATORI DELLE CAVE!”

Scioperano da 5 giorni i lavoratori del distretto estrattivo di Tivoli-Guidonia in lotta per mantenere il posto di lavoro e per protestare contro i 47 licenziamenti già avviati. Ieri sono stati in presidio sotto  gli uffici del Comune di Guidonia, dove era in corso il consiglio comunale  straordinario sul tema. Nella piazza del comune i lavoratori, che tre giorni fa sono stati sino alle 2 di notte in presidio sotto gli uffici del Comune, hanno portato lo striscione “Duemila famiglie sul baratro”, tanti sono gli operai del settore infatti che rischiano di rimanere disoccupati .
Nei loro interventi al Consiglio  Remo Vernile della FenealUil di Roma, Daniele Mancini della Filca Cisl di Roma e Claudio Coltella della Fillea Cgil di Roma e del Lazio hanno chiesto all’Amministrazione Comunale ed al Sindaco di Guidonia, di salvaguardare i posti di lavoro: “Le soluzioni si sarebbero dovute cercare. Le persone sono esasperate. Vi siete chiesti come ricollocare gli operai? Vi sentite il peso della responsabilità di mandare a casa i lavoratori in un territorio dove la disoccupazione è già alta e non offre nuove prospettive a chi perde il lavoro?”
“Le cave di travertino sono da sempre il motore dello sviluppo e dell’occupazione di Guidonia e del suo hinterland – abbiamo tutti il dovere di contribuire a una soluzione positiva di questa vertenza. La cessazione delle attività di impresa e il licenziamento degli operai non possono essere l’unica via di uscita dalla  crisi. Ieri gli operai hanno fatto un corteo spontaneo da Villalba e Villanova fino alla piazza del comune ed hanno trovato la solidarietà dei cittadini di Guidonia che li hanno applauditi mentre passavano. I cittadini, al contrario dell’Amministrazione Comunale, hanno rispettato i lavoratori.”

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