“La Filca ha guardato a se stessa, compiendo un percorso impegnativo che le ha permesso di conoscersi meglio e di studiare i mutamenti nei luoghi di lavoro, nelle famiglie dei lavoratori e nella società in generale. È stato un momento di riflessione ed un volersi mettere in gioco da parte della Filca, che denota una grande qualità: il coraggio!”. Lo ha detto Ivo Lizzola, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bergamo, che ieri è intervenuto alla Conferenza di Genova per presentare Reset, una ricerca commissionata dalla segreteria nazionale della categoria e che è partita un anno e mezzo fa. “In questo lasso di tempo – spiega Lizzola – abbiamo operato a stretto contatto con gli otto componenti della Scuola di Formazione ‘Pino Virgilio’ della Filca nazionale. Il risultato finale è il frutto di oltre 900 ore di interviste e ricerche a dirigenti ed operatori della Filca, condotte in 6 territori nazionali: Roma, Ancona, Catania, Potenza, Vicenza e la Lombardia. Un lavoro complesso che ci ha permesso di raccogliere materiali e spunti utilissimi ai fini della ricerca”.
Il quadro che ne emerge, pur se variegato, ha un filo rosso che lega tutte le esperienze: “La Filca territoriale, in tutte le realtà senza esclusione alcuna, rappresenta un luogo di ricomposizione di interessi, tensioni e culture diverse presenti tra i lavoratori. La categoria degli edili della Cisl rappresenta indubbiamente uno dei pochi luoghi sociali che osa ‘rischiare’ e impegnarsi al massimo per ottenere la contrattazione di II livello. Inoltre in moltissimi territori sono presenti progetti sui temi più disparati, tra i quali, cito il caso più eclatante, corsi di alfabetizzazione dei lavoratori stranieri sulla cittadinanza e sulla sicurezza sul lavoro. La categoria – ha sottolineato il Preside della Facoltà – è il classico esempio di come un sindacato diventi esperienza sociale di avanguardia, con la creazione di un legame fortissimo attorno ai temi del lavoro”. Lizzola, che da giovane ha fatto il muratore edile per pagarsi gli studi universitari, ha chiuso il suo intervento lanciando una sfida: “Ora l’obiettivo da porsi è dotare di competenze sociale gli operatori sindacali della Filca, impegnati in un ruolo sociale e politico sul territorio che ha un’importanza fondamentale per centinaia di migliaia di persone”.