“Un accordo per la legalità negli appalti non sottoscritto dall’associazione dei costruttori e da uno dei sindacati più rappresentativi è davvero una notizia, e non bella. Quello a cui stiamo assistendo è uno spettacolo indecoroso, mi auguro che ci sia una via d’uscita ma in questo momento la strada mi sembra tutta in salita”. È amareggiata Paola Bavoso, neo segretario generale della Filca-Cisl di Genova. Non ha fatto in tempo a festeggiare la sua elezione, avvenuta solo giovedì scorso, che già si ritrova tra le mani una patata bollente difficile e delicata da gestire. “Nei giorni scorsi – spiega – è stato firmato il protocollo di intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici e nelle concessioni di lavori pubblici. Anche il territorio genovese, purtroppo, sembra appetibile da parte della criminalità.
La delusione, però, è stata doppia: l’Ance, infatti, non si è presentata perché a suo avviso il Comune di Genova avrebbe prevaricato gli imprenditori, e la Feneal-Uil, seguendola a ruota, ha deciso di non firmare adducendo banali motivazioni circa il metodo ed i contenuti”. Una situazione davvero paradossale, anche perché tra i firmatari dell’accordo, oltre a Filca e Fillea, ci sono Cgil, Cisl e la stessa Uil. E purtroppo le cattive notizie per Bavoso non sono finite: “Il giorno successivo alla firma dell’accordo – racconta il nuovo leader della Filca genovese – l’Ance ha inviato una lettera ai sindacati nella quale comunicava l’immediata interruzione delle relazioni sindacali”, visto che nella provincia sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto di II livello”.
Che a Genova ci sia qualche problema lo dimostra il fatto che, nonostante ben 3 iniziative di ‘Stati Generali delle Costruzioni’ svoltesi a livello nazionale, sul territorio non c’è stato alcun seguito. “L’Ance – spiega Bavoso – di fronte ad un documento comune da presentare alle Istituzioni ha preferito prodigarsi in incontri istituzionali riservati che non hanno portato a nulla. Ritengo che la mancata firma del protocollo sia un’occasione perduta per l’Ance e per la Feneal, visto che l’intesa rappresenta l’inizio di una collaborazione che mette le mani sulla regolamentazione degli appalti in questa città. È la prima volta che a Genova si parla pubblicamente di infiltrazioni mafiose in edilizia. Era stata proprio la Filca – ricorda il segretario generale della categoria – che già nel luglio del 2009, in un convegno organizzato nell’ambito del ‘Progetto San Francesco’, aveva denunciato chiari segnali di infiltrazioni nei cantieri, un messaggio recepito dal solo Prefetto Musolino. Noi porteremo avanti la nostra battaglia per la legalità – conclude Bavoso – forti del sostegno della Filca nazionale e della Cisl ligure e genovese”.