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GELA, NON CE L'HA FATTA GIOVANNI SANZONE. IL CORDOGLIO DELLA FILCA

GELA, NON CE L'HA FATTA GIOVANNI SANZONE. IL CORDOGLIO DELLA FILCA

E’ deceduto mercoledì sera, dopo sette giorni di agonia, l’operaio gelese ustionato durante un incidente sul lavoro. Sulla triste vicenda abbiamo rivecuto una nota del segretario generale della Filca di Caltanissetta, Francesco Iudici.

Il cuore di Giovanni Sanzone non ha retto. Ha lottato per sette giorni ma ha dovuto arrendersi alla morte. Giovanni Sanzone, 44 anni, l’operaio gelese ustionato durante un incidente sul lavoro, è deceduto mercoledì sera all’ospedale Civico di Palermo. Lascia la moglie e due figli.  Le sue condizioni erano state definite disperate sin dal momento del suo ricovero, avvenuto il 18 novembre scorso. Le ustioni erano dell’85 per cento in tutto il corpo. Sinceramente addolorati per questa triste e spiacevole circostanza, la Filca Cisl esprime la propria vicinanza alla sua famiglia  porgendo le più sentite condoglianze.  Per sempre ricorderanno  la grande tempra, il vigore invincibile, la suprema dignità umana di Giovanni. I riflettori sul tema della sicurezza devono essere sempre tenuti accesi. I dati Inail del 2009 ci spingono a non abbassare la guardia: è davvero triste parlare ancora di infortuni mortali nei cantieri.

In provincia di Caltanissetta calano gli appalti, cala il numero di operai edili, ma aumentano gli infortuni sul lavoro del 7 per cento.  Il fenomeno si registra soprattutto nei cantieri irregolari, dove il pseudo imprenditore guarda solo al profitto.
Ogni lavoratore ha il sacrosanto diritto di rientrare a casa la sera per riabbracciare gli affetti più cari, la famiglia. Per questo motivo si rende necessario migliorare i processi produttivi e l’organizzazione del lavoro, che contribuisce a ridurre significativamente gli infortuni rendendo sereno il lavoratore. La sicurezza non è mai abbastanza.  L’obiettivo è quello di attivare un’efficace azione di prevenzione, tramite la formazione e l’informazione nei luoghi di lavoro, così da ridurre i costi economici, sociali e assicurativi del fenomeno infortunistico grazie al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro, attraverso un’azione di consulenza specifica in ogni cantiere.

E’ necessario incrementare gli sforzi affinchè la cultura della sicurezza diventi una scelta di vita e per le imprese un modello di gestione eticamente sostenibile e socialmente responsabile Per una tutela ancora più efficace sui posti di lavoro, il Comitato Paritetico Territoriale di Caltanissetta è sceso in campo con la propria esperienza e i propri uomini per stare vicino ai lavoratori edili e alle imprese con un’attività di informazione e formazione nei cantieri. All’attività di formazione deve essere affiancata anche l’attività di repressione. Tutti questi sforzi rischiano però di essere vanificati dalla recente normativa sui ribassi d’asta: riteniamo che deve essere rivista in ogni suo aspetto perché rischia di fare ulteriormente precipitare i dati. La coperta è sempre più corta, da qualche parte i costi verranno ridotti: nutriamo forte preoccupazione, perché potrebbero essere intaccati i costi della sicurezza.  

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