I segretari generali del settore industria della Cisl Francesco Iudici (Filca), Angelo Sardella (Fim), Emanuele Gallo (Femca) ed il segretario generale della Ust Cisl di Caltanissetta, Carlo Argento, hanno affrontato il delicato tema dell’indotto del petrolchimico e degli investimenti durante un incontro che si è tenuto presso i locali della Cisl di Gela, in via Generale Cascino.
“La Cisl nel suo insieme – è stato detto nel corso dell’incontro – esprime preoccupazione e forti timori non solo per le problematiche contingenti che attanagliano l’indotto, ma anche per suo il futuro legato alla “sopravvivenza” della stessa Raffineria di Gela. Un vincolo indissolubile, un cordone ombelicale che non può essere spezzato. Il venir meno di uno dei due elementi determina la cancellazione dell’altro. Non si può fare demagogia, ma guardare in faccia la realtà, considerata la imprescindibilità dei due elementi.
Appellandoci al senso di responsabilità di ogni attore sociale (il Commissario Straordinario del Comune di Gela, il Presidente della Provincia, la deputazione regionale e nazionale) diventa prioritario sollecitare il ministero dell’Ambiente per il rilascio delle autorizzazioni necessarie per sbloccare gli investimenti confermati dalla stessa Raffineria di Gela (circa 500 milioni di euro). L’altra partita decisiva si gioca sui tavoli della Regione per il completamento della diga foranea: solo in questo modo potremmo garantire uno scenario sereno ai lavoratori dell’indotto e del diretto. Questo consentirà di salvaguardare i livelli occupazionali del diretto e dell’indotto (e, di conseguenza, la fabbrica non staccherà la spina). Il territorio, con l’avvio dei lavori, non può permettersi la perdita di un solo posto di lavoro: la sua tutela sollecita le imprese ad essere competitive sul mercato allargando la platea dei propri interventi specialistici affinchè abbiano altre opportunità garantendo la salvaguardia dei posti di lavoro.”