Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa del segretario generale della Filca-Cisl di Caltanissetta, Francesco Iudici.
La crisi continua ancora a produrre i suoi effetti. Anche se all’appello manca l’anno di imposta 2010 (difficilmente si discosterà dagli anni precedenti), nel triennio 2007-2009 il reddito medio pro capite nel Comune di Gela non ha mai superato i settemila euro: la media riguardante il reddito imponibile è elaborata in relazione alla percentuale dei contribuenti sul numero degli abitanti e agli importi complessivi rilevati ogni anno.
Nel 2009 il reddito medio è stato di 6.783 euro con una percentuale di dichiaranti Irpef pari al 33,6 per cento della popolazione (77.209 abitanti). Nel 2008 il reddito medio pro capite è stato di 6.717 euro, con una percentuale di dichiaranti Irpef pari al 33,4 per cento della popolazione (77.117 abitanti). Nel 2007 il reddito medio pro capite è stato di 6.416 euro, con una percentuale di dichiaranti pari al 32,4 per cento (77.175 abitanti). La città del Golfo, invece, tra i comuni della provincia, è quella con l’età media più bassa (38,2). Anche le statistiche riguardanti l’intera provincia di Caltanissetta non lasciano presagire segnali positivi. Nel 2009 il reddito medio pro capite in tutto il territorio provinciale è stato di 6.959 euro, con una percentuale di dichiaranti Irpef pari al 34,6 per cento della popolazione provinciale (272.056 abitanti). In Italia, invece, nel 2009 il reddito medio pro capite è stato di 11.706 euro. Non si può assistere inermi al declino di una provincia.
La sfida lanciata dalla Cisl regionale e dal Segretario Generale Maurizio Bernava, coglie nel segno: saranno proposte e decise iniziative di mobilitazione per chiedere interventi per la crescita, lo sviluppo ed il lavoro, per la riorganizzazione delle politiche sociali e sanitarie, per accelerare programmi ed investimenti delle infrastrutture strategiche e per incalzare, anche in Sicilia, il Governo, le amministrazioni locali e la politica regionale ad operare forti e credibili tagli ai costi della politica e del funzionamento delle amministrazioni pubbliche.
La Cisl Sicilia si avvia alla mobilitazione sociale regionale. Sul punto sono stati convocati, per lunedì 25 luglio, gli stati generali: 500 delegati delle nove province dell’Isola si incontreranno a Palermo a partire dalle 10,00. Sotto i riflettori, gli effetti sociali insostenibili della manovra finanziaria nazionale, senza equità sociale e senza sviluppo. E un governo e una politica regionali immobili di fronte alla crisi dell’economia e del lavoro. Questi i temi alla base della mobilitazione che impegnerà il sindacato per riportare all’attenzione i bisogni reali della parte debole della società: dal lavoro all’impresa alla famiglia. Nel territorio nisseno è necessario accelerare programmi ed investimenti delle infrastrutture strategiche.
In provincia di Caltanissetta qualche seme comincia a dare i frutti dopo tanti anni di agonia. La provincia sarà infatti interessata dai lavori di adeguamento a quattro corsie della 640 Agrigento-Caltanissetta. Si attende l’accensione del semaforo verde per il tratto dal km 44+000 allo svincolo con l’autostrada A 19. Certo, non è un appalto di recente immatricolazione. Servirà a rilanciare l’occupazione del comparto e a lasciare un’impronta tangibile con la realizzazione di una infrastruttura considerata nevralgica nella zona centrale dell’Isola.
Per il resto è notte fonda. Gela con il suo petrolchimico, croce e delizia: gli investimenti per rilanciare la competitività del sito industriale, ma intanto fiocca il numero di lavoratori edili sottoposti al contratto di solidarietà e alla cassa integrazione. Oltre un centinaio i lavoratori edili interessati dagli ammortizzatori sociali. In questo grigiore un lampo di luce è rappresentato dai lavori dell’Orto Pasqualello e di via Omero. Il resto della provincia insegue i problemi di sempre: viabilità anacronistica, pochi interventi in tema di edilizia pubblica e privata.