La Filca-Cisl acquisterà t-shirt prodotte da un’azienda individuata tramite la rete nazionale di collegamento dei Gruppi di Acquisto Solidale, i cosiddetti G.A.S., già presenti in molte città italiane (VAI AL SITO). “Questi gruppi – ha dichiarato il segretario nazionale della Filca, Paolo Acciai – nascono da una riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo del nostro stile di vita. Come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole immettere una ‘domanda di eticità’ nel mercato per indirizzarlo verso un’economia che metta al centro la persona e le relazioni”.
“Questa iniziativa – ha proseguito Acciai – è un primo passo verso l’applicazione coerente di quanto abbiamo sempre sostenuto in tema di concorrenza sleale e applicazione dei diritti e delle tutele dei lavoratori. Le t-shirt, infatti, sono realizzate con cotone organico così definito per la sua coltivazione che impiega tecniche che hanno un basso impatto ambientale. I metodi di coltivazione organici rinnovano e conservano invariata la fertilità del terreno non impiegando pesticidi tossici o fertilizzanti chimici e favorendo una coltura agraria biologica”.
Per il segretario organizzativo della Filca nazionale “l’ obiettivo di questo nuovo settore del tessile è quello di ottenere il prodotto da fonti facilmente rinnovabili e sostenere l’economia di paesi in via di sviluppo. Questi prodotti sono realizzati esclusivamente con cotone certificato dalle diverse agenzie governative, tra cui il TDA (Texas Departement of Agricolture) e rispettano le condizioni di produzione previste dal WRAP (world responsible apparel production). Per la colorazione del cotone organico vengono rispettati gli standard ETAD (ecological and toxicological association of dyes and organic pigment manifactures) e non sono impiegati prodotti o adittivi nocivi per l’ambiente. Altre referenze su questo specifico prodotto sono riscontrabili presso l’OTA (organic trade association) che tutela il commercio di prodotti organici e IMO (institute for maretecology), primario istituto di certificazione internazionale per il cotone organico con sede in Svizzera”.
“E’ evidente – ha concluso – che questa tipologia di prodotto ha un costo di produzione superiore a quanto proposto da chi offre magliette pseudo-certificate riconducibili spesso a produzioni cinesi o similari che non rispettano gli standard di sostenibilità ed eticità. Ma siamo davvero soddisfatti perché riscontriamo la sensibilità che ha ogni struttura della Filca nell’iniziare un percorso di reale etica sociale anche attraverso l’acquisto di gadget certificati”.
