FRIUL INTAGLI, VIA LIBERA DAI LAVORATORI ALL’ACCORDO AZIENDALE

FRIUL INTAGLI, VIA LIBERA DAI LAVORATORI ALL’ACCORDO AZIENDALE

Premio di risultato, rafforzamento del welfare, ferie solidali, stabilizzazione dei lavoratori con contratti a termine: sono i punti salienti dell’accordo che interessa i 2.000 lavoratori della Friul Intagli, azienda leader in Italia nel settore del legno. L’accordo aziendale, dopo essere stato sottoscritto dall’azienda e dai sindacati, è stato approvato dai lavoratori con una percentuale superiore al 92%. L’azienda, che ha sedi in provincia di Pordenone e di Treviso, è specializzata nella fornitura di arredi a player internazionali, come Ikea e Leroy Merlin. “Si tratta di un accordo davvero moderno e importante – spiega Stefano Brunetta della Filca – arrivato dopo un confronto lungo e intenso con l’azienda. Molto significativo l’importo del premio di risultato, che prevede minimi importanti, dai 1.236 euro del livello più basso ai 1.980 del livello AD3. E non è tutto: il premio verrà erogato non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ai somministrati, ed ognuno avrà la possibilità, su scelta volontaria, di convertire il relativo importo in beni e servizi da scegliere in un paniere. L’accordo prevede anche una maggiorazione del 32% della paga per il lavoro notturno, misure importanti per il benessere organizzativo e contro le molestie e il mobbing sui luoghi di lavoro, e condizioni per le anticipazioni del Tfr molto più favorevoli rispetto alla legge vigente. Un altro elemento che caratterizza l’accordo – prosegue Brunetta – è l’istituto delle ferie solidali, attraverso il quale i lavoratori possono cedere le ore di permesso ai colleghi che ne hanno necessità, ad esempio per assistere familiari in particolari condizioni di salute”. Una delle innovazioni più importanti è quella che riguarda la normativa sui lavoratori somministrati: “Grazie anche al prezioso apporto fornito dalle organizzazioni sindacali che tutelano i lavoratori atipici, mi riferisco in particolare a Tommaso Billiani della Felsa Cisl, che hanno sottoscritto con noi il testo, è stato possibile ottenere importanti risultati per questa particolare tipologia di lavoratori. Innanzitutto l’accordo prevede la stabilizzazione di almeno 20 unità, da assumere a tempo indeterminato. Poi si è deciso di fissare al 45% la quota massima di lavoratori somministrati a termine, rispetto ai lavoratori assunti a tempo indeterminato, e al 25% per i lavoratori somministrati con contratti a tempo indeterminato. Misure inedite e importanti, ottenute proprio grazie alla sinergia con la Felsa e le altre organizzazioni sindacali dei lavoratori atipici”, ha concluso Brunetta. Soddisfatti per i contenuti dell’accordo anche Luciano Bettin e Francesco Orrù, rispettivamente reggente della Filca Friuli Venezia Giulia e segretario generale della Filca Veneto. “La Friul Intagli è una vera eccellenza del nostro territorio – dichiarano – e con questo accordo siamo riusciti ad ottenere condizioni ancora più vantaggiose per i lavoratori. Parliamo di una realtà che dal 2011 ha avviato un percorso di sviluppo industriale importante, che ha portato l’impresa da 1.000 agli attuali 2.000 addetti, con un consolidamento a tempo indeterminato di lavoratori inizialmente assunti con contratto di somministrazione a termine. L’intesa raggiunta, e il significativo consenso ottenuto dalla consultazione dei lavoratori, conferma la bontà delle relazioni industriali all’interno dell’azienda, che hanno permesso di rafforzare ulteriormente l’attenzione verso la dignità del lavoro, l’efficienza, la qualità, la sicurezza, l’attenzione al territorio, con la scelta di restare all’interno del distretto”, hanno concluso Bettin e Orrù.                 

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