FRAU, I SINDACATI LANCIANO L'ALLARME DELOCALIZZAZIONE

FRAU, I SINDACATI LANCIANO L'ALLARME DELOCALIZZAZIONE

Poltrona Frau, gioiello del Made in Italy, starebbe progressivamente delocalizzando la produzione in Romania, per abbassare i costi. Lo hanno denunciato le organizzazioni sindacali provinciali di Macerata e la Rsu dello stabilimento di Tolentino, in una conferenza stampa. Secondo Primo Antonelli della Filca-Cisl, dallo scorso febbraio si è assistito ad uno “spostamento delle decisioni strategiche nella sede di Milano, ed è trapelato che l’azienda stava “sperimentando” in Romania un nuovo sistema di cucitura delle pelli destinate alle poltrone”.

“Alcuni prodotti realizzati in Romania tornano in Frau a Tolentino, per essere poi venduti con il marchio Frau. Complessivamente in Romania sono state effettuate 100.000 ore di lavorazione per le sole cuciture, con una riduzione dei costi del 50%”. Nel dettaglio, stando ai sindacati “su 1.700 ore mensili destinate alle cuciture, 1.300 riguardano prodotti del brand Cassina e 400 la Frau”. Non solo, nella fabbrica di Tolentino ultimamente arriverebbero pelli di bassa qualità, tanto da spingere i maestri artigiani dell’azienda a rispedirle indietro, “per evitare che il prodotto scada di qualità”. Ieri si è svolta un’assemblea delle maestranze, dalla quale sono emerse una forte preoccupazione per il futuro della Frau e “solidarietà per i dipendenti della Cassina, attualmente in sciopero”. Organizzazioni sindacali e azienda si incontreranno mercoledì, per discutere del piano aziendale. Critici i sindacalisti con Luca Cordero di Montezemolo (Poltrona Frau è controllata dal fondo Charme) “che vanta in tutto il mondo il Made in Italy, ma poi nelle sue aziende arrivano prodotti lavorati all’estero”.

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