FORMAZIONE, CONCLUSO IL LABORATORIO “PRATICHE DI CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE”

FORMAZIONE, CONCLUSO IL LABORATORIO “PRATICHE DI CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE”

“Parole, significati e progetti per una nuova convivenza solidale.” Questo il sottotitolo e il filo conduttore del terzo e ultimo modulo del Laboratorio “Pratiche di cittadinanza e partecipazione”, organizzato dalle Filca Cisl regionali di Lazio, Lombardia e Triveneto,  a cui hanno partecipato circa 30 Dirigenti sindacali, accompagnati dallo staff dei formatori delle tre Aree. L’iniziativa si è svolta il 18 e il 19 ottobre presso la comunità degli Stimmatini di Sezano, a Verona, un luogo di accoglienza e spiritualità, ma anche – attraverso le proposte del “Monastero del Bene Comune”-  di approfondimento e riflessione sull’impegno sociopolitico, i modelli alternativi di sviluppo, il dialogo interculturale e interreligioso.

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Il lavoro formativo ha previsto, come nei moduli precedenti, di mettersi in ascolto di testimonianze e sguardi significativi sui temi della convivenza interculturale e della cittadinanza: alla prima giornata hanno partecipato Jean Pierre Piessou (Docente e ricercatore di mediazione interculturale nonché esperto di letteratura africana), Abdallah Khezraji (Vicepresidente della Consulta Regionale per l’Immigrazione) e Maruan Oussaifi (Responsabile Anolf Nazionale Giovani II Generazione). Ai relatori è stato chiesto di costruire le proprie riflessioni a partire dalla scelta di parole e immagini rappresentative. Ne è uscito un quadro ricchissimo ed evocativo: da con-cittadinanza a corresponsabilità, da lavoro, come reale luogo di partecipazione e integrazione, a gioia, come capacità di condividere momenti ludici e di festa per costruire dialogo e relazione, da memoria ad autenticità, da comunità a destino comune.
Sulla scelta delle parole hanno lavorato anche i gruppi di approfondimento, invitati ad elaborare ipotesi di progetti e azioni concrete – di natura politica, culturale, educativa, contrattuale – da realizzare nei territori. Le due giornate si sono chiuse con l’intervento di Domenico Pesenti, che si è soffermato in particolare sul tema della “frontiera” come strumento politico artificiale, sovrapposto alla continuità territoriale.  Il Segretario Generale della Filca ha sottolineato come sia necessario, nel corso delle prossime riorganizzazioni, riappropriarsi culturalmente della naturale estensione ininterrotta delle regioni, superando parzialità e settorialismi. Un’ulteriore riflessione è stata dedicata ai tanti Dirigenti Politici di origine straniera che oggi si impegnano a tempo pieno nel lavoro sindacale: rappresentano una ricchezza umana e culturale per la Filca, un’occasione di crescita e di apertura verso la comprensione e l’incontro con quanti, nati altrove, hanno scelto di vivere e lavorare in Italia.
Al corso hanno partecipato anche Salvatore Scelfo, da pochi mesi Segretario Nazionale con delega all’immigrazione, e Roberto Scotti, Direttore della Scuola di Formazione.

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