Sono stati diffusi i risultati relativi alla gestione finanziaria, a fine 2013, dei tre Fondi Pensione costituiti nell’ambito della Filca-Cisl nazionale (Arco, Concreto e Prevedi). Eccoli nel dettaglio:
Fondo Pensione Arco | ||
| + 2,60% | |
| + 6,57% | |
| + 9,86% | |
Fondo Pensione Concreto | ||
| + 1,04% | |
| + 6,00% | |
Fondo Pensione Prevedi | ||
| + 1,92% | |
| + 5,52% |
Il patrimonio in gestione sfiora il miliardo di euro. “Questi risultati – dichiara il segretario nazionale della Filca, Riccardo Gentile – sono certamente molto positivi e seguono quelli ottimi registrati nel 2012. Occorre anche sottolineare come i risultati ottenuti mediamente dai Fondi Pensione Negoziali abbiano surclassato quelli dei PIP, erroneamente considerati più performanti. Inoltre, tenuto conto che il rendimento del TFR in azienda costituisce spesso un benchmark implicito, tutti i comparti di investimento dei nostri Fondi hanno battuto il TFR netto rilevato a fine 2013. Questi risultati positivi sono giunti a fronte di situazioni economiche e finanziarie molto difformi”.
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“Nel 2012 – prosegue Gentile – avevano performato oltre le più rosee previsioni le obbligazioni; viceversa, nel 2013 i mercati finanziari sono stati trainati dal buon andamento delle azioni, non tanto per la ripresa dell’economia reale, ancora piuttosto blanda e soprattutto non uniforme, ma soprattutto grazie al contesto finanziario, reso molto favorevole dalle enormi iniezioni di liquidità operate dalle Banche centrali e dal mantenimento di tassi molto bassi. Confidiamo che per il 2014 i rendimenti dei Fondi vengano trainati soprattutto dai fondamentali di una economia in ripresa in tutte le aree del mondo e, segnatamente, nel nostro Paese”.
“L’unica nota negativa che riguarda i Fondi della nostra Categoria – commenta il segretario nazionale della Filca – è il perdurare del trend negativo nell’andamento degli iscritti. Già lo scorso anno avevamo comunicato i dati della diminuzione degli iscritti rispetto alla chiusura 2011. Nel 2013 l’emorragia non si è arrestata e, anzi, il dato di diminuzione sia di Arco che di Prevedi è superiore al 4%, quando il calo medio registrato complessivamente dai Fondi Negoziali è dell’1,5%”.
31/12/2013 | 31/12/2012 | Differenza | |
Fondo Pensione ARCO | 33.965 | 35.568 | – 1.603 |
Fondo Pensione CONCRETO | 6.955 | 7.175 | – 220 |
Fondo Pensione PREVEDI | 41.931 | 44.420 | – 2.489 |
“Purtroppo la situazione di crisi che attanaglia i nostri settori non si è arrestata e la ripresa, nonostante alcuni dati ottimistici, pare sempre lontana. Un ulteriore dato negativo riguarda i molti lavoratori che escono dai nostri Fondi facendosi attrarre dall’idea di ottenere risultati superiori aderendo ai Piani Individuali Pensionistici (PIP), quando questi hanno rendimenti inferiori e costi di gestione più elevati di quelli richiesti dai Fondi negoziali (dati COVIP)”.
“Tuttavia, se Concreto registra di fatto la crisi settoriale del settore cemento, Arco e Prevedi hanno proposto alle Parti nuovi progetti di proselitismo. Tra questi progetti, vogliamo ricordare la convenzione con i Patronati che, nelle prossime settimane, sia Arco che Prevedi stipuleranno. Ma, così come ribadiamo da tempo, è la responsabilità politica ed organizzativa delle nostre strutture che deve essere messa in campo. Troppo spesso – conclude Gentile – la gestione del welfare integrativo contrattuale rimane residuale rispetto alle priorità che ciascuno pratica quotidianamente”.