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FOGGIA, DOMANI MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI DEL DISTRETTO DEL MARMO

FOGGIA, DOMANI MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI DEL DISTRETTO DEL MARMO

I numeri che state per leggere, riferiti al comparto marmifero foggiano, fanno davvero notizia in questa lunga fase di recessione che sta colpendo tutti i settori della nostra nazione: l’export è in aumento del 40%, la crescita della produttività del 26%, non si registrano esuberi degli addetti o crisi aziendali e soprattutto si moltiplicano le presenze delle imprese alle fiere specializzate, come Medistone Expo 2013 e Marmomacc, a Verona. Recentemente, inoltre, il bacino marmifero si è dotato di un proprio logo, “Madrepietra”.
Eppure domani mattina i circa 2.000 lavoratori del distretto manifesteranno davanti al Comune di Apricena, cittadina considerata la ‘capitale’ del comparto marmifero: “Dopo lo sciopero di 3 ore del 22 maggio scorso – spiega Urbano Falcone, segretario generale della Filca-Cisl di Foggia – scendiamo nuovamente in piazza per chiedere il rinnovo del contratto provinciale del settore lapideo, scaduto nel dicembre del 2011. Sono 20 mesi che i lavoratori attendono risposte dalle controparti, e tutto questo mentre a livello nazionale nel maggio scorso è stato rinnovato il contratto, con innovazioni davvero importanti per il settore e risultati lusinghieri sul fronte delle relazioni industriali. Peccato che gli imprenditori locali non ne comprendano l’importanza”.
“La piattaforma che abbiamo presentato – aggiunge Falcone – non si concentra solo sugli aspetti salariali, ma contiene proposte serie sull’indirizzo etico e sostenibile del comparto, sulla valorizzazione delle professionalità, sulla necessità di qualità negli investimenti, sullo sviluppo tecnologico e sulla sicurezza. Si tratta di richieste concrete e tese a sostenere la capacità di competizione del settore sui mercati internazionali”. I sindacati chiedono, quindi, che sull’onda dei dati molto positivi relativi all’export, le aziende possano avviare un confronto per definire politiche di comparto, sfruttando tutte le potenzialità del distretto produttivo, varato dalla Regione Puglia. “Le stesse aziende ne uscirebbero rafforzate – sottolinea il segretario generale della Filca di Capitanata – e si compirebbero passi in avanti davvero significativi sul fronte della sostenibilità ambientale”.

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