FISCO, DAL 27 NOVEMBRE GRANDE MOBILITAZIONE CISL

FISCO, DAL 27 NOVEMBRE GRANDE MOBILITAZIONE CISL

“Il Governo deve agire al più presto sul terreno fiscale con un pacchetto unico per il taglio delle tasse sia per le imprese sia per i lavoratori. Noi siamo pronti a fare la nostra parte per evitare delocalizzazioni e chiusure di fabbriche, ma il ministro Tremonti deve darsi una svegliata. Ci aspettiamo un taglio delle aliquote, forti deduzioni a favore delle famiglie e interventi strutturali di riduzione delle tasse sul lavoro dipendente. Siamo contrari a provvedimenti solo in favore delle imprese, come la riduzione dell’Irap, e non esiteremo a ricorrere allo sciopero generale per manifestare la nostra più totale contrarietà anche a certe posizioni politiche di destra e di sinistra a difesa delle sole imprese. Questo la dice lunga sulla disattenzione della classe politica italiana”. Lo ha affermato Raffaele Bonanni intervenendo alla riunione degli stati generali della Cisl piemontese su Lavoro, Welfare e Fisco.
“Per mantenere alta l’attenzione sulla partita fiscale – ha aggiunto il leader della Cisl – l’Esecutivo Confederale ha deciso una grande giornata di sensibilizzazione sul Fisco che si terrà in tutte le piazze italiane dal 27 novembre. Parte qui la nostra lunga marcia per spiegare ai cittadini e lavoratori italiani che cosa pensiamo e che cosa proponiamo su uno dei temi più sentiti dalla gente: le tasse”.
Ma all’iniziativa della Cisl piemontese dal titolo: “Superare la crisi, difendere lo stato sociale”, il numero uno di Via Po non poteva certo esimersi dal fare il punto sulle prospettive dell’economia regionale. “Già prima della crisi – ha sottolineato Bonanni – questo territorio, a forte vocazione industriale, presentava problemi forti che si sono acuiti con l’arrivo della crisi”. E parlando di Fiat il segretario Cisl ha ribadito che “gli incentivi del Governo per l’auto, anche più consistenti, devono essere indirizzati a innovazione, ricerca e produzione di motori ad alto risparmio energetico ed ecosostenibili. Questo renderà più forte la produzione e potrà garantire la piena occupazione di tutti gli stabilimenti”.
Facendo poi riferimento all’imminente presentazione del piano industriale da parte dell’ad del Gruppo torinese e ai rapporti tesi con la Fiom, Bonanni ha concluso: “Marchionne deve spiegarci il piano industriale, le sue reali intenzioni anche su Termini Imerese e deve agire anche sulle relazioni sindacali che mi sembrano ferme al vecchio modello anni ’60-’70. Un esempio che gioca negativamente su alcuni ambienti sindacali, già conservatori nel proprio Dna, e che non vengono stimolati a costruire nuove relazioni sindacali per rendere più forti i lavoratori e la stessa azienda”.
Scopo dell’iniziativa della Cisl piemontese, aperta dalla relazione del segretario regionale della Fnp, Francesco Cargnino, che ha riunito all’Arsenale della Pace di Torino tutto il quadro dirigente regionale era fare il punto della situazione in regione, ad un anno dall’inizio della crisi, definire per il 2010 un forte consolidamento dell’azione contrattuale di II livello e di concertazione territoriale e il varo ufficiale di una piattaforma da sottoporre a tutti i partiti politici della regione come contributo per la costruzione dei programmi elettorali e per chi si candida alla guida della regione nelle prossime elezioni di primavera.
“Vogliamo che in campagna elettorale – ha spiegato il segretario generale della Cisl regionale, Giovanna Ventura – si parli di temi veri, che si affrontino i nodi reali della crisi, del lavoro, del fisco, del welfare e non solo di gossip o questioni di bottega. La nostra idea di autonomia non sta nell’essere o estranei alla politica, bensì, nell’interpellare la politica sulle nostre convinzioni, le nostre proposte e nel misurare le risposte che ci vengono date”. E tra le priorità individuate dalla Cisl piemontese ci sono: la realizzazione di infrastrutture e il rafforzamento della logistica, gli incentivi e gli stanziamenti per l’ammodernamento e l’innovazione dell’apparato industriale, pagamenti certi per fornitori della Pubblica amministrazione, il confronto per il nuovo piano socio-sanitario.
In questi 10 mesi del 2009 l’Inps ha autorizzato in Piemonte più di 96 milioni di ore di cig con un incremento da ottobre 2008 ad ottobre 2009 del 550%. Analizzando i dati della cassa straordinaria, si scopre che, su un totale di 407 imprese che hanno richiesto questo sostegno, il 14% coinvolge imprese in “procedura concorsuale” e il 26% ne ha fatto richiesta per cessazione di attività. Dunque, un numero rilevante di imprese non sarà più attivo, quando il tornado della crisi sarà passato oppure saranno oggetto di profonde riorganizzazioni.
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