La Tramvia, la Tav, il bypass del Galluzzo, la nuova pista dell’aeroporto, il tratto dell’A11 con Pistoia, la terza corsia dell’A1 e quella per Incisa Valdarno: nel territorio di Firenze riaprono i cantieri, a beneficio della dotazione infrastrutturale del territorio e anche dell’occupazione, dal momento che nella Cassa edile fiorentina, negli ultimi 5 anni, sono ‘scomparsi’ oltre 7mila lavoratori, il 41% del totale.
“Si tratta di opere importantissime – dichiara Stefano Tesi, responsabile della Filca-Cisl fiorentina – che cambieranno il volto di Firenze e consentiranno lo sviluppo e la crescita infrastrutturale della nostra città in una mobilità sostenibile. Ecco perché accogliamo con grande favore l’impegno dell’amministrazione comunale a mettere al centro della propria agenda l’edilizia con tutte le opere previste, da sviluppare e terminare. È da quando è iniziata la crisi del settore che come Filca – prosegue – abbiamo sempre chiesto alle istituzioni di fare ogni sforzo per far partire il prima possibile almeno tutte quelle opere approvate e finanziate, una lista davvero lunga. Sono troppi i lavoratori del settore edile e dell’indotto nella nostra provincia ancora in cerca di occupazione a causa delle numerose opere pubbliche e private terminate negli ultimi anni. È strategico che al centro dell’interesse e della ripresa del nostro territorio devono esserci le nostre piccole e medie imprese in quanto l’edilizia è il motore che aziona tutti gli altri settori dell’indotto, pensiamo al recupero del patrimonio artistico e alla messa in sicurezza delle scuole. Non dimentichiamo che l’edilizia è l’unico settore in grado di attivare altri settori moltiplicando 4 volte il proprio valore. Attraverso una grande azione di riqualificazione e di vero recupero edilizio si possono ottenere grandi benefici e attrarre anche risorse e capitali privati di investitori nazionali e non. Abbiamo sempre chiesto che si inverta la tendenza e si passi dalle parole ai fatti – conclude Tesi – pertanto il percorso aperto dal sindaco Nardella è condivisibile”.
Tante le opere interessate: la ripresa dei lavori per la Tramvia, l’avvio del cantiere della Tav, il bypass del Galluzzo, la nuova pista dell’aeroporto, i lavori della terza corsia a nord del capoluogo toscano tra Calenzano e Barberino di Mugello, gli ampliamenti, già programmati da Società Autostrade, per la terza corsia Firenze Sud-Incisa Valdarno e il tratto A11 Firenze–Pistoia. “La realizzazione di infrastrutture a Firenze e in tutta la regione è una buona notizia non solo per il settore delle costruzioni ma per tutta la collettività”, sottolinea Ottavio De Luca, segretario generale della Filca Toscana. “Oltre a quelli del territorio fiorentino vorrei ricordare in particolare i lavori già iniziati sulla Siena–Grosseto e l’inizio dei lavori per il raddoppio ferroviario Pistoia-Lucca, previsto nello Sblocca Italia. Bisogna sempre più pensare ad un trasporto pubblico integrato, rendere più veloci i collegamenti ferroviari, migliorare la viabilità e la sicurezza delle strade. Solo così si garantisce lo sviluppo del nostro territorio e la sicurezza dei cittadini”, conclude De Luca.