La crisi non ha risparmiato nessuno, ma certo qualche settore ha preso più ‘botte’ di altri. E tra i più ‘ammaccati’ c’è sicuramente l’edilizia. Anche in Toscana. Lo confermano i dati emersi nel corso della prima assemblea congressuale della Filca di Firenze e Prato. “Secondo i dati della Cassa edile – dice Ottavio De Luca, della Filca di Firenze – abbiamo perso il 40% dell’occupazione negli ultimi 3 anni, 3.200 lavoratori. Certo fa più notizia una grande impresa che licenzia 100 lavoratori, piuttosto che le centinaia di aziende nel settore edile che ogni giorno ne perdono 405. Ma il calo è stato pesantissimo. I comuni, le province, la Regione, ma anche il governo nazionale, sperando di averne presto uno, dovrebbe dare un forte impulso al settore delle costruzioni, che non significa cementificazione, ma un nuovo sviluppo in un quadro di sostenibilità, puntando sulla bioedilizia, ristrutturando, anche in chiave di riqualificazione energetica degli edifici. E poi in Toscana c’è una fetta importante del patrimonio culturale mondiale: mettere in campo risorse per salvaguardare questi edifici significa prendersi cura di un patrimonio del mondo e rilanciare l’edilizia e l’economia”.
