Si chiama “Fondo solidarietà di settore” e garantirà un piccolo ma significativo sostegno economico ai lavoratori edili licenziati. L’ammortizzatore sociale è stato istituito a Firenze grazie ad un accordo sottoscritto da Ance (l’Associazione nazionale costruttori edili ) e dai sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil.
L’introduzione del sostegno economico per i lavoratori licenziati fa parte di un accordo più ampio ma rappresenta certamente il vero fiore all’occhiello dell’intesa fiorentina: “Si tratta di un provvedimento lungimirante e dalla grande valenza sociale – conferma Ottavio De Luca, numero uno della Filca di Firenze – anche perché coinvolge e assegna un ruolo di fondamentale importanza ad un Ente paritetico, la Cassa Edile fiorentina, in quell’ottica da sempre propugnata dalla Filca e dalla Cisl”.
Ma come funziona questo ammortizzatore sociale aggiuntivo? I soggetti firmatari hanno deciso di destinare il 50% del fondo Apes (oltre 3 milioni e mezzo di euro) alla istituzione di una “prestazione extracontrattuale erogata dalla Cassa Edile – come dichiara De Luca – un vero e proprio ammortizzatore sociale al quale potranno accedere i lavoratori appartenenti ad imprese con meno di 15 dipendenti. Unico requisito, è che abbiano maturato nei 24 mesi precedenti almeno 2.100 ore di anzianità presso la Cassa edile, e che a causa dell’accertata crisi aziendale abbiano perso il lavoro o siano stati licenziati per riduzione di personale o chiusura di azienda”.
Il sostegno, che potrà arrivare ad un massimo di 100 euro al mese, potrà essere protratto fino a nuova assunzione e comunque non oltre le sei mensilità di erogazione. Ma c’è di più: “Non si tratta di un mero sussidio – specifica il segretario generale della Filca di Firenze – perché il lavoratore, nel periodo di corresponsione del sostegno, dovrà frequentare un corso di formazione presso la Scuola professionale edile di Firenze. La partecipazione al percorso formativo – spiega De Luca – gli garantirà una sorta di canale privilegiato per una nuova, e ci auguriamo pronta assunzione”.
In provincia di Firenze (11mila edili, una media di 3,2 operai per impresa) non si tratta del primo accordo innovativo: nel 2009 un’intesa ha introdotto una politica contributiva premiale per le aziende virtuose, al fine di contrastare il lavoro sommerso ed irregolare anche attraverso un riconoscimento alle aziende virtuose. Per loro il premio consiste in un abbassamento al 20% dell’aliquota dovuta per i contributi da versare in Cassa edile. Un’intesa proficua è stata raggiunta anche per l’indennità di malattia del lavoratore edile, il cui coefficiente per i primi tre giorni, nel caso la malattia sia pari o inferiore a 12 giorni, è stata fissato nello 0,70%, percentuale più alta di quella stabilita dal Contratto nazionale.