C’è anche una nutrita delegazione della Filca-Cisl al presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil di fronte al Ministero dell’Economia, in via XX Settembre. La manifestazione ha l’obiettivo di sollecitare il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga al fine di consentire alle regioni di pagare ai lavoratori le rimanenti mensilità dell’anno in corso. I sindacati chiederanno un incontro al ministro Fabrizio Saccomanni.
“Il presidio di lavoratori davanti alla sede del Ministero dell’Economia e Finanze punta a dare piena visibilità e a spiegare a Governo, Parlamento e opinione pubblica la questione del rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per chiudere il 2013”, sostiene il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra. “Le mensilità mancanti vanno da 4 a 5 nelle diverse Regioni ed i 330 milioni annunciati da settimane dal Ministro del lavoro, ma per i quali non è ancora stato emanato alcun provvedimento, sarebbero comunque insufficienti. La cifra necessaria per la Cisl ammonta almeno al doppio – sottolinea Sbarra – Anche gli stanziamenti già previsti per il 2014, tra legge Fornero e Disegno di legge di Stabilità, che ammontano a 1,4 miliardi di euro, saranno insufficienti, considerando che le risorse assegnate via via in tutto l’arco del 2013 sono state sino ad ora 2,4 miliardi, e che la ripresa appare lontana, o comunque sono distanti gli eventuali effetti sul mercato del lavoro”.
“Fa solo facile demagogia chi sostiene che si tratta di assistenzialismo a spese delle tasche degli italiani. Invece va fatta una operazione “verità” – dice il segretario confederale della Cisl – Siamo ben consapevoli delle difficoltà di copertura, ma stiamo lavorando, come Cisl, per poter sostituire il sistema degli ammortizzatori in deroga con trattamenti a carico di fondi di solidarietà bilaterali creati e finanziati contrattualmente, come previsto dalla Riforma Fornero. L’errore è stato, semmai, quello di rinviare per quindici anni questa riforma, ed ora è difficile attuarla in tempi brevi in un periodo di crisi così profonda. E’comunque di pochi giorni fa l’importante accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Confederazioni artigiane per dare vita al Fondo in quel settore, ed in altri settori si sta lavorando per lo stesso risultato”.
“Nel frattempo, però – prosegue – non si può pensare di lasciare senza neppure un minimo di sostegno al reddito centinaia di migliaia di lavoratori e le loro famiglie, in una congiuntura economica mai così nera. Siamo molto preoccupati anche per i nuovi criteri in via di emanazione per l’assegnazione degli ammortizzatori, al fine di allentare la pressione sui finanziamenti. Consideriamo sensati solo criteri che vadano a colpire eventuali abusi, e non meri tagli lineari volti solo ad abbreviare le durate dei sussidi, colpendo lavoratori e famiglie e scoraggiando le imprese che potrebbero essere tentate di passare direttamente ai licenziamenti”.
“Chiediamo che il Ministro dell’Economia si faccia carico delle ragioni di questa iniziativa – conclude Sbarra – e si impegni il Governo attraverso apposito emendamento e/o con eventuale collegato lavoro alla Legge di Stabilità di reperire le risorse necessarie alla copertura di tutti gli accordi sottoscritti al 31 Dicembre 2013 al fine di garantire il regolare pagamento dei sussidi ai lavoratori”