FILCA TOSCANA: “LO SCIOPERO NEL SETTORE LAPIDEO E’ SBAGLIATO E CONTROPRODUCENTE, NOI NON ADERIAMO!”

FILCA TOSCANA: “LO SCIOPERO NEL SETTORE LAPIDEO E’ SBAGLIATO E CONTROPRODUCENTE, NOI NON ADERIAMO!”

“La Filca-Cisl non aderisce alla mobilitazione organizzata da Fillea-Cgil e FenealUil nel settore lapideo delle province di Massa Carrara e Lucca. Troviamo che lo sciopero sia non solo inutile ma controproducente, e fa solo il gioco della Cgil nazionale, impegnata in una lotta solo politica contro i successi importanti ottenuti per tanti lavoratori sul fronte delle pensioni”. Così Simona Riccio, segretario generale della Filca Toscana, commenta lo sciopero proclamato per il 28 novembre nel settore lapideo delle due province toscane, nelle quali operano quasi 3 mila addetti.
“L’accordo dei giorni scorsi con il governo ha dimostrato che fare il ‘sindacato al 100%’ paga, perché abbiamo consentito a decine di migliaia di lavoratori o di andare in pensione prima e senza penalizzazioni, o di non essere interessati dall’aumento dell’età pensionabile. Chi non apprezza e non valuta positivamente questi risultati è in malafede, e rischia di vanificare il lavoro lungo e complesso messo in piedi in questi anni nel confronto con il governo, che ci ha permesso finalmente di introdurre il criterio che non tutti i lavori sono uguali. Questo non vuol dire che quanto ottenuto ci basta, ma che ulteriori rivendicazioni, come l’eventuale inserimento nei lavori gravosi anche dei lavoratori del piano, oltre che di quelli impegnati nelle cave come già avviene da anni, non può passare per uno sciopero, facendo muro contro muro, ma attraverso il dialogo, il confronto, la concertazione”, ha concluso Riccio.

“Invece di inasprire i toni – afferma il responsabile territoriale della Filca, Giacomo Bondielli – Feneal e Fillea dovrebbero impegnarsi perché la Commissione nazionale istituita ad hoc prenda in considerazione anche il duro lavoro degli addetti  del piano. Io provengo proprio da quel settore, e posso assicurare che è un lavoro pesante ed usurante. Lo sciopero mi sembra una reazione sporpositata: per fortuna i lavoratori, che comprendono benissimo questi tatticismi, capiscono perfettamente dov’è la verità e sanno chi opera solo ed esclusivamente nel loro interesse”, ha concluso Bondielli.

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