Il dodicesimo congresso della Filca Cisl del Lazio ha confermato alla guida della segreteria regionale della categoria del sindacato degli edili della Cisl, Fabio Turco che sarà affiancato in segreteria da Marco Federiconi e da Francesco Agostini. Quarantacinque anni, Turco è stato eletto Segretario Generale ad aprile 2016.
Nella sua relazione Turco ha ricordato come oltre 50mila lavoratori hanno perso il lavoro dall’inizio della crisi, gli stessi numeri di una città come Pordenone o Chieti. Ogni giorno nel Lazio negli ultimi 9 anni, 18 lavoratori hanno perso il lavoro e 62 imprese hanno cessato l’attività. Attualmente i lavoratori iscritti alle casse edili sono 47.465 mentre erano 97.511 nel 2008, per questo Fabio Turco ha chiesto al Governatore Zingaretti di far partire immediatamente i lavori previsti dal Patto per il Lazio. “Pretendiamo un avvio immediato ai lavori per sviluppare le potenzialità promesse in termine di sviluppo ed occupazione. Come sindacato siamo stanchi di lanciare cifre terribili ma dobbiamo constatare che la politica si attarda nella paralisi decisionale, nella distanza sempre più ampia tra attese, bisogni e risposte concrete. Noi come Filca Cisl del Lazio abbiamo deciso di perseguire l’obiettivo di costruire una Federazione Regionale dinamica, di supporto ed attenta ai bisogni dei territori. Ad esempio a pochi mesi dal tragico evento del terremoto, abbiamo posizionato un ufficio nella piazza di Amatrice e stiamo lavorando per un ufficio mobile che possa raggiungere i piccoli borghi. E’ il nostro contributo perché non si spezzino i fili della coesione sociale e prenda sostanza la rinascita di quei territori e di quelle comunità. Il dolore, la rabbia, la sofferenza di queste persone non deve e non può essere dimenticata, come spesso capita dopo poche settimane dagli eventi.
TERREMOTO NEL LAZIO
Il Commissario Errani insieme al Presidente Zingaretti devono vigilare sui lavori affinchè non ci siano infiltrazioni criminali e che i lavori siano affidati ad imprese che lavorino in sicurezza Occorre una gestione accorta per evitare infiltrazioni e speculazioni. Abbiamo il dovere di tutelare da una cattiva gestione dell’emergenza evitando errori nel passato come a L’Aquila, dove, a distanza di 8 anni, ancora si deve ricostrurre piu’ del 50% del crollato. Dobbiamo entrare nei tavoli che contano per dare il nostro contributo con le nostre competenze e con i nostri strumenti come le scuole edili, i CPT, le casse edili che devono diventare il punto di riferimento per una verifica ed un controllo serio ed immediato della regolarità.
LA FILCA CISL DEL LAZIO NELLE SCUOLE
Tra le iniziative ed i progetti che la Filca Cisl del Lazio intende intraprendere, Turco ha ricordato il progetto che prevede il sindacato nelle scuole con gli studenti dell’ ultimo anno.. Il nostro desiderio è di far conoscere il sindacato nella sua azione concreta e quotidiana sui luoghi di lavoro, introducendo il tema dei diritti del lavoro già durante il percorso scolastico e di cominciare a parlare di sicurezza ai ragazzi che frequentano le scuole superiori per prepararli e sensibilizzarli sul tema della sicurezza sul lavoro.
SICUREZZA
Nel 2016 sono stati denunciati nel settore delle costruzioni 2.552 infortuni sul lavoro, numeri in costante aumento, serve una terapia d’urto per l’edilizia nel Lazio, che ormai è sempre più inquinato da un continuo aumento del lavoro nero, dove i lavoratori espulsi dalla crisi che vengono riammessi nel ciclo produttivo in modo irregolare. Inquinato dalle partite iva, dove il lavoratore è costretto a mettersi in proprio e lavorare con lo stesso datore di lavoro precedente, pur di continuare a guadagnare qualcosa. Il ricorso alle partite iva consente all’impresa di accedere a vantaggi fiscali e previdenziali. Tra i cantieri stimiamo che solo la metà dei lavoratori siano inquadrati con contratto edile. Abbiamo bisogno di poche norme, ma chiare ed efficaci, che tutelino l’onestà e la correttezza delle aziende sane, che lavorano in un comparto complesso e delicato.
LE NOSTRE PROPOSTE
Abbiamo invece assistito alla modifica di uno strumento essenziale come il DURC ( Documento Unico di Regolarità Contributiva), variando la sua validità da 90 a 180 giorni, vanificando per buona parte la sua importante funzione di verifica di regolarità delle imprese. Sono cambiamenti che destrutturano il settore. Oltre al ripristino del DURC nella sua formulazione originaria, chiediamo il maggior ricorso all’offerta economicamente più vantaggiosa e l’applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori impegnati nei cantieri, unica condizione per garantire loro un’adeguata formazione (in edilizia obbligatoria), uguali prestazioni ed uguali diritti. Inoltre chiediamo di rafforzare i controlli e le sanzioni , contrastare il lavoro irregolare e dare piena attuazione al decreto legislativo 81 con la costituzione della patente a punti, strumento importante per la selezione ed il sistema di qualificazione delle imprese. Inoltre non ci stancheremo mai di dire che bisogna investire in ispezioni. La riduzione dei controlli favorisce il lavoro nero ed irregolare per questo servono nuove assunzioni tra gli ispettori ed anche qui la politica locale e nazionale deve fare la sua parte se ha a veramente a cuore il tema della sicurezza.