FILCA-CISL SICILIA: “POLITICA ASSENTE SUL TEMA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO”

FILCA-CISL SICILIA: “POLITICA ASSENTE SUL TEMA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO”

“Oggi si celebra la giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, ma in Sicilia c’è poco da festeggiare. Dall’inizio dell’anno ad oggi, ci sono già otto vittime solo in edilizia, un numero tragicamente elevato che dovrebbe imporre alle istituzioni e alla classe politica di agire subito”. Lo dichiara Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia che aggiunge: “E’ un obbligo morale, civile e istituzionale, evitare che molti lavoratori non ritornino a casa dopo una giornata di fatica. Nella nostra Regione serve una politica con la P maiuscola, che  si occupi di combattere in modo puntuale il lavoro nero nelle costruzioni, che ormai in Sicilia è oltre il 50% degli occupati”.
“I cantieri edili in regola – continua Barbera – si possono contare sulle dita di una mano, con enorme rischio per la sicurezza e la salute dei  lavoratori impegnati. Gli organismi competenti e la classe politica, pur essendo a conoscenza del problema,  non incentivano i controlli per affermare le leggi e i diritti dei lavoratori, né per il recupero di grosse sacche di evasione fiscale e contributiva, che il lavoro nero arreca alle casse dello stato e a tutti i contribuenti onesti”.
“E’ ora di andare oltre la retorica d’occasione e le dichiarazioni di buoni intenti – conclude Barbera – le istituzioni si attivino per aumentare i controlli sui luoghi di lavoro e per prevedere un meccanismo di premialità per le imprese che investono in sicurezza e regolarità contrattuale”.
La Filca Cisl Palermo Trapani ha dato particolare attenzione al tema della sicurezza sul lavoro, all’interno dei protocolli sottoscritti con vari comuni di queste due province, (fra cui Palermo). “Abbiamo impegnato varie amministrazioni cittadine – ha commentato Antonino Cirivello, segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani – a vigilare più efficacemente sul rispetto degli standard di sicurezza nei cantieri delle opere pubbliche. Per noi è inaccettabile che nel 2014 vi possano essere ancora morti bianche, perché per noi sono vite spezzate e non numeri di un triste elenco”.

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