FILCA-CISL NAZIONALE, AVVIATA LA FASE CONGRESSUALE

FILCA-CISL NAZIONALE, AVVIATA LA FASE CONGRESSUALE

Il Consiglio generale della Filca-Cisl nazionale, procedendo a tutti gli adempimenti previsti dallo Statuto, ha dato ufficialmente il via alla stagione congressuale della categoria. Il XV congresso della Filca si terrà a Pesaro nei giorni 13, 14 e 15 maggio 2013. Un congresso importante ed atteso, che arriva a 58 anni dalla nascita della Filca e in un momento di grandi novità e cambiamenti non solo in casa Filca ma anche in tutta la Cisl.
Il XV congresso sarà celebrato in un momento difficile ma al contempo entusiasmante per la categoria: da un lato la grave crisi economica che da anni sta mettendo in ginocchio l’economia e i settori seguiti dalla Filca: edilizia, legno cemento, laterizi e lapidei. Dall’altro, però, l’appuntamento congressuale costituisce l’avvio ufficiale del grande processo di aggregazione che vedrà la stessa Filca e la Fai, il sindacato dell’agroalimentare, unirsi in una grande associazione sindacale da oltre mezzo milione di iscritti.
“Da parte della Filca – ha detto il segretario nazionale Franco  Turri nel corso della relazione introduttiva – ci sono il pieno sostegno e la totale condivisione dell’intesa sulla produttività firmata da Cisl e Uil ma non dalla Cgil. L’accordo rappresenta certamente un buon auspicio per i rinnovi contrattuali, e ritengo porterà notevoli benefici perché rafforza il secondo livello contrattuale, aumenta la partecipazione dei lavoratori e la formazione, interviene positivamente sulle buste paga e impegna sul fronte della rappresentanza e della ricollocazione dei lavoratori, cassintegrati e disoccupati”.
“Fai e Filca – ha sottolineato Turri parlando dell’aggregazione tra le due categorie – pur avendo esperienze lavorative diverse, hanno scelto di mettersi insieme perché entrambe mettono al centro chi sceglie di iscriversi al sindacato, il socio. Che così ha più tutele e più voce in capitolo nella società ed in politica. Costruire una nuova federazione tra Fai e Filca vorrà dire dare vita ad un potente strumento di cambiamento per un nuovo umanesimo del lavoro, e proporre un modello di sviluppo e di società basato sul valore della persona e del lavoro”.
“Questa nuova, grande associazione sindacale – ha aggiunto Turri – saprà rafforzare il rapporto con il singolo socio e nello stesso tempo essere protagonista nelle multinazionali per globalizzare anche la tutela dei lavoratori. Diverrà un importante strumento di pace, di democrazia e di giustizia sociale, una grande associazione di volontariato con protagonismo dal basso e con regole uniformi su tutto il territorio nazionale”. Ma questa non è l’unica rivoluzione in casa Filca: anche la categoria guidata da Domenico Pesenti, infatti, è interessata dal processo di riorganizzazione territoriale portata avanti dalla Cisl. Un processo imponente e utile non solo in funzione di una “spending review” dell’organizzazione a tutti i livelli, ma anche per potenziare la presenza del sindacato sul territorio.

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