FERRETTI YACHTS, APPRENSIONE TRA I SINDACATI PER RIFIUTO OFFERTA CINESE

FERRETTI YACHTS, APPRENSIONE TRA I SINDACATI PER RIFIUTO OFFERTA CINESE

Cento milioni di euro? No grazie! Il Gruppo Ferretti Yachts ha risposto così al Gruppo Industriale Cinese Shantui Heavy Industries, che si era mostrato interessato all’ingresso nell’azionariato della società pesarese, offrendo un’ulteriore somma a copertura parziale del debito. L’offerta, rispedita al mittente, avrebbe costituito un’iniezione di denaro ma soprattutto di fiducia molto importante per il futuro industriale del Gruppo e per le maestranze che operano nei cantieri e nelle sedi italiane. Il rifiuto all’offerta cinese è stata al centro di un incontro, tenutosi nei giorni scorsi, tra la Direzione del Gruppo Ferretti Yachts e le Rsu dei cantieri italiani.

“Siamo molto preoccupati dalla decisione del Gruppo e dalle possibili conseguenze di tale scelta – riferisce Giovanni Giovanelli, segretario generale della Filca-Cisl di Pesaro – perché la proposta del gruppo industriale cinese Shantui avrebbe consentito di lanciare nuovi prodotti, ammodernare i processi produttivi, aprire nuovi mercati e consolidare lo sviluppo dell’azienda. Un vero toccasana in questo momento di crisi. Al momento – precisa Giovanelli – non conosciamo le ragioni che hanno portato a valutare inadeguata la proposta e questo non aiuta a chiarire alle maestranze, circa 2.000 addetti, come dare attuazione al Piano di sviluppo aziendale. Vogliamo ricordare alla proprietà e a tutti quelli interessati al futuro del gruppo Ferretti Yachts che grazie alla ristrutturazione si sono costruite le basi per realizzare il rilancio del gruppo con il consolidamento dei 7 cantieri italiani e dei livelli occupazionali”.

La proposta cinese, pur se ritenuta inadeguata, è stata interpretata dai sindacati come una sorta di apprezzamento al lavoro svolto dalle maestranze in questi due anni difficili: “La riorganizzazione ha prodotto i risultati attesi – sottolinea il sindacalista pesarese – anche se resta urgente procedere alla ricapitalizzazione dell’azienda e all’abbattimento del debito per sostenere il piano di sviluppo dell’azienda e dell’attività produttiva. Per fare questo, però, serve un nuovo soggetto imprenditoriale”. Il momento è tutt’altro che facile per il comparto. I saloni specializzati di Cannes e Genova hanno fatto registrare una netta caduta degli ordinativi rispetto alle precedenti edizioni e di conseguenza una riduzione della capacità di autofinanziamento del ciclo produttivo. “Il contesto economico globale – spiega Giovanelli – ha modificato le politiche di marketing nel settore della nautica. La situazione complessiva è difficile, e alla Ferretti nei prossimi giorni non si escludono problemi alla produzione con il ricorso ad ammortizzatori sociali. L’incertezza sulla capacità finanziaria dell’azienda va rimossa in tempi rapidi. Se ciò non avverrà – conclude – saremo costretti a prendere iniziative contro la proprietà, che dimostra di non essere in grado di garantire il futuro del gruppo industriale”.

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