Filca, Feneal e Fillea di Ferrara hanno scritto un comunicato stampa unitario nel quale denunciano la grave crisi del settore nella provincia. Per Sauro Cazzoli, segretario generale della Filca estense, “anche per l’anno 2011 continua purtroppo l’emoragia di perdita di posti di lavoro e di imprese nel settore delle costruzioni, con particolare riferimento all’edilizia, settore più colpito in questo triennio di crisi economica e finanziaria. Si contano per l’anno 2011, dai dati forniti dalle Casse Edili Provinciali, una perdita media di imprese per il comparto industriale ed artigiano pari a circa l’8%, accompagnata da un calo medio, dei lavoratori dipendenti, sempre nel comparto industriale ed artigiano, pari a circa il 3%. Dati che vengono accompagnati dalla scomparsa delle grandi imprese Cooperative nel nostro territorio. Emerge pertanto un quadro molto preoccupante per il settore delle costruzioni nella nostra Provincia, se si considera l’importanza che questo settore è strategico per un rilancio del nostro territorio”. Ecco di seguito il testo del comunicato stampa unitario:
Sono mesi che la Feneal-Uil, la Filca-Cisl e la Fillea-Cgil Provinciale sono impegnate in continue sollecitazioni nei confronti delle Amministrazioni comunali e della Provincia di Ferrara, finalizzate a rilanciare il settore delle costruzioni rispetto alla gravità della crisi che lo ha colpito e conseguentemente a ricercare percorsi tesi a salvaguardare quanto più possibile l’occupazione del settore nel nostro Territorio.
Abbiamo per questo chiesto un tavolo di crisi presso la Provincia, per sviluppare con tutte le Associazioni e Organizzazioni di categoria oltre ai Sindaci del Territorio azioni comuni per l’applicazione dei protocolli sottoscritti anni addietro, in materia di modalità degli appalti, trasparenza, legalità, concorrenza leale, utilizzando il sistema bilaterale del settore (Casse Edili, CTP, Scuola Edile) come strumenti di controllo e gestione, attraverso la realizzazione di un Osservatorio Provinciale specifico dell’edilizia che sia da contenitore di tutti gli appalti o affidamenti pubblici e privati del Territorio Provinciale.
Inoltre, a sostegno del settore, è stato votato nel mese scorso un o.d.g. del consiglio Provinciale, sperando che questo dibattito possa responsabilizzare maggiormente il ruolo delle istituzioni pubbliche locali.
Tutto ciò, è positivo, sul piano politico, ma completamente insufficiente sui risultati concreti, in quanto, lo ribadiamo ancora una volta, il riscontro delle volontà politiche, è rappresentato dalla capacità di creare reali ricadute occupazionali sul Territorio.
Nel concreto, abbiamo con insistenza, chiesto, a fronte delle poche opere finanziate e appaltate, in particolare per Idrovia, Tangenziale e sottopasso di Cona, tavoli concertativi tra Committenti ed imprese affidatarie, per addivenire a monte del progetto, tempi, orari, informazioni sui sub-appalti, previsioni a regime di quanti lavoratori saranno impegnati, apertura delle posizioni dei cantieri presso le Casse edili del Territorio, ricadute occupazionali sul Territorio e percorsi legati alla prevenzione agli infortuni sul luogo di lavoro.
Ciò, consentirebbe, più trasparenza e certezza dei tempi di realizzazione delle opere oltre ad una maggiore sicurezza nel lavoro.
Purtroppo, constatiamo, da parte delle Cooperative affidatarie dei lavori, Cooperativa Braccianti Riminese, Coopsette di Reggio Emilia, Cooperative Ravennate e Coop Costruzioni di Bologna, continue azioni dilatorie a discutere nel merito dei lavori affidati.
Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil di Ferrara, considerato che il comparto edile del nostro Territorio vive la più grave crisi dal dopoguerra, valutato che le Cooperative affidatarie si rifiutano di sedere ai tavoli, siamo a richiedere ai vari committenti (Provincia e Comuni) di fare tutti i passi necessari, per rilanciare un tavolo unico dove le parti sociali possano discutere, approfondire e trovare applicazione dei protocolli sottoscritti a livello Provinciali tutt’ora vigenti.
Inoltre, siamo a chiedere alla Lega delle Cooperative di Ferrara, di intervenire urgentemente, perché non più sostenibile che a fronte delle difficoltà delle imprese del Territorio, grandi Cooperative da fuori Territorio prendono i lavori senza alcune ricadute occupazionali su Ferrara.
Tutto ciò è inaccettabile e su questi temi, Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil di Ferrara, assumeranno l’impegno di mettere in campo ulteriori iniziative al fine di incentivare un percorso di confronto che possa portare una crescita più qualitativa ed nuovo sviluppo al settore delle costruzioni nella nostra Provincia.