E’ saltata la trattativa odierna tra Federlegno e i sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil, per il rinnovo del contratto nazionale del legno, scaduto il 31 marzo scorso. “Ancora una volta – afferma Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca – paghiamo le conseguenze di un comportamento scorretto della parte datoriale, caratterizzato dalla più totale improvvisazione. Federlegno ha dimostrato ancora una volta di non avere una linea comune all’interno della Federazione e di non aver rispetto per le controparti, perché ha rimangiato la parola su un testo già concordato, quello sul contratto a tempo determinato e somministrazione. I prossimi incontri sono già stati fissati per il 6 e l’11 settembre – prosegue Acciai – ma se non si troverà l’accordo su questo testo metteremo in discussione anche gli altri già approvati. Dal 30 novembre scorso ci siamo già incontrati ben 8 volte, e i passi in avanti sono davvero irrilevanti. Il problema – conclude il segretario nazionale della Filca – è solo uno ma è per noi gravissimo e motivo di incomprensioni: le imprese del legno in questa trattativa, come avvenuto in passato, non sono rappresentate. Avere come controparte funzionari di Confindustria è avvilente e non costituisce certo una premessa per risolvere i gravissimi problemi del settore, che hanno provocato la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro”.
In una nota le segreterie nazionali di Filca, Feneal e Fillea, unitamente alla delegazione plenaria trattante, giudicano “grave, inaccettabile e irrispettoso il comportamento tenuto da Federlegno/Arredo”, ed hanno deciso il blocco delle ore di straordinario, la convocazione di un attivo unitario delle strutture e delle Rsu per il 13 settembre, che deciderà le modalità e le iniziative di lotta da intraprendere nelle settimane successive, sulla base di come andranno gli incontri fissati per il 6 e l’11 settembre.