Prima le società satelliti “Perego Strade”, “Alpe Costruzioni” e “Iris Cave”. Poi la “Perego Holding” e infine la “Perego General Contractor”, che aveva preso in carico le attività e tutti i dipendenti della “Perego Strade”. È la cronaca di un fallimento annunciato quello del gruppo di Lecco, che si traduce nell’inevitabile licenziamento di 103 lavoratori. Ma il fallimento decretato dal Tribunale lecchese complica ulteriormente la situazione, già ingarbugliata: “Il rischio – spiega Claudio Cogliati, segretario generale della Filca territoriale – è di non riuscire a ottenere il pagamento anticipato della cassa integrazione straordinaria, già approvata il 16 dicembre scorso dalla Regione Lombardia ma non ancora controfirmata dal ministero del Lavoro”.
Una situazione difficile e delicata, dal momento che i 103 dipendenti non vedono lo stipendio dallo scorso mese di giugno. A luglio infatti si sono dovuti accontentare di appena 700 euro come anticipo della busta paga, lo stesso ad agosto. “Siamo venuti a conoscenza di situazioni disperate – denuncia Cogliati – ci sono molte famiglie monoreddito, con figli da mantenere e familiari con problemi di salute. In qualche caso sono state staccate le utenze domestiche di telefono, elettricità o metano perché non si riescono a saldare le bollette. Cento persone a casa, senza prospettive per il futuro in un tempo di crisi dove la ricollocazione rimane un miraggio è un problema serio”.
A nulla sono valsi gli impegni assunti dai vertici dell’azienda e i pressanti appelli rivolti agli imprenditori del settore perché qualcuno intervenisse a rilevare e rilanciare l’attività. Nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali incontreranno il curatore fallimentare per avviare le nuove procedure legate al fallimento e attivare quanto prima la cassa integrazione straordinaria. “Attraverso il nostro Ufficio vertenze legali – aggiunge il segretario generale della Filca di Lecco – procederemo alle iniziative per il recupero dei crediti dovuti ai lavoratori. Si tratterà purtroppo di un’operazione dai tempi non brevi proprio a causa del fallimento”.
La “Perego General Contractor” nel settembre dello scorso anno aveva affittato un ramo d’azienda della “Perego Strade”, facendosi carico di tutti i dipendenti, dei mezzi e di tutti gli appalti. In seguito il Tribunale di Lecco aveva emesso la sentenza di fallimento per la “Perego Strade”, a causa di un buco di circa 20 milioni di debiti. I lavoratori avevano organizzato anche dei presidi fuori ai cancelli dell’azienda perché l’accordo che prevedeva l’immediato pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori, attraverso la cessione del credito dei committenti e il ricorso alla Cassa Integrazione, non era andato in porto perché il debito dei committenti verso la Perego General era già stato ceduto ad altri. Per il sindacato non ci sono dubbi: “Riteniamo che i lavoratori paghino le conseguenze negative di una sbagliata gestione – accusa Cogliati – e chiediamo che ci siano tempi brevi per assicurare a 103 famiglie un sostegno economico dignitoso”.