“L’ennesima disposizione interdittiva della Prefettura di Milano, nei confronti dell’Impresa valtellinese Gi.Ma.Co. srl, fino a prova contraria sottolinea la necessità urgente di arginare il fenomeno corruttivo e le pressioni criminali sulle imprese lombarde”, affermano Battista Villa, segretario generale Filca Cisl Lombardia e Daniele Tavasci, segretario generale Filca Cisl Sondrio in una nota congiunta. “Innanzi tutto – proseguono – occorre tutelare al massimo i lavoratori, per i quali certo è apprezzabile il commissariamento delle imprese coinvolte in fatti criminali, che nei fatti assicura la fine dei lavori di realizzazione e il mantenimento dei posti di lavoro – come da anni la Filca Cisl Lombardia sostiene – ma è urgente anche un piano straordinario di responsabilità sociale territoriale per tutelare e promuovere il lavoro delle imprese e dei lavoratori perbene”. Come è stato utile in passato l’innovativo strumento del Durc, oggi, sottolineano Villa e Tavasci, “serve che accanto alla regolarità contributiva, contrattuale e fiscale venga inserita anche l’applicazione della congruità dei costi di produzione e di realizzazione dell’opera; serve ampliare lo strumento di responsabilità delle parti sociali attraverso la bilateralità edile per elaborare ulteriori elementi dedicati alla tutela della reputazione e della responsabilità sociale delle imprese storiche”. La Filca Cisl Lombardia e la Filca Sondrio sollecitano quindi un “new deal delle costruzioni lombarde”, centrato su tre punti essenziali e iniziali: risparmio ed efficentamento energetico per il nuovo da realizzare e il vecchio da recuperare; tracciabilità totale antimafia per tutta la filiera e i fornitori; rendicontazione sociale dei progetti.