Restano critiche le condizioni dei due cavatori rimasti ustionati a seguito di una esplosione avvenuta ieri mattina in un deposito della cava della Cooperativa Gioia a Carrara. I due feriti, Angelo Morelli, 52 anni, residente a Bergiola, frazione di Carrara e il collega Augusto Ricci, 50 anni, residente a Casette di Massa, sono ricoverati al Centro Grandi Ustionati di Pisa.
Il bollettino medico diffuso dall’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliera pisana conferma la prognosi riservata. Augusto Ricci che è il più grave avendo riportato ustioni di primo grado, anche al volto, che hanno interessato dal 60 al 70% del corpo, ha necessità di essere operato ma le sue condizioni – spiegano i medici – non gli consentono di sopportare un intervento chirurgico che è stato per ora rinviato a domani.
Angelo Morelli ha invece ustioni di primo grado agli arti superiori e all’addome che hanno interessato il 40-50% del corpo. I due cavatori hanno anche problemi polmonari per aver inalato fumo dopo l’esplosione avvenuta mentre i due stavano manipolando polvere nera per riporla in un container a causa della pioggia. La polvere nera doveva servire a spostare alcuni massi in una operazione di bonifica della cava. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, avrebbero preso fuoco dieci dei 120 chili di polvere esplosiva.
L’ingegner Maura Pellegri, responsabile del Dipartimento di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Asl di Massa Carrara conduce le indagini coordinate dal pm Alberto Dello Iacono. “Per ora non ci sono indagati e neppure ipotesi di reato – ha riferito l’ingegner Pellegri – stiamo ancora accertando i fatti per capire cosa abbia provocato l’innesco che ha originato l’esplosione. Le ipotesi sono molteplici, purtroppo non ci sono testimoni. Nel container non ci sono prese elettriche. Una sigaretta? Non me la sento di avvalorare questa ipotesi, sarebbe come dire che uno vuole suicidarsi”.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)