E adesso la convocazione. “Ci aspettiamo nelle prossime ore un incontro risolutorio”, ha detto Raffaele Bonanni, parlando dal palco della manifestazione unitaria contro la riforma delle pensioni e in particolare sulla questione degli esodati. Il ministero ha confermato ieri la stima di 65mila interessati, ribadendo che le risorse già previste sono sufficienti. Una cifra che ha suscitato la reazione negativa dei sindacati, secondo cui il numero è molto più alto, decine di migliaia di persone in più. Obiettivo della manifestazione è quindi premere sul governo per “risolvere la drammatica situazione delle migliaia di persone senza più stipendio e senza pensione, e per chiedere una soluzione allo scandalo delle ricongiunzioni onerose”. Cgil-Cisl-Uil accusano il governo di “mettere la testa sotto la sabbia” sostenendo che la platea è molto più ampia e servono risorse per evitare rischi per la coesione sociale.
Per Bonanni le cifre del ministro “sono frutto di un perimetro da lei stabilito. A chi vuol prendere in giro? Si mettesse d’accordo con una istituzione come l’Inps che dice che sono il doppio. È una vergogna. Il nostro appello è di incontrarsi e stabilire il da farsi perché le persone hanno bisogno di rassicurazione”.
“A differenza di quello che è accaduto con la politica – ha continuato Bonanni – le parti sociali non si faranno commissariare. Non vorremmo che l’irresponsabilità riguardasse chi deve dimostrare equilibrio. È importante che si dia subito un segnale positivo perché una volta superato questo problema occorre fare qualcosa perché il paese non muoia a causa delle eccessive tasse e della disoccupazione. Tutto ciò si risolve attraverso la crescita e su questo vogliamo che si apra una discussione seria”.
Aprendo il corteo il leader della Cisl aveva stigmatizzato il comportamento del Governo sulla questione degli esodati perché “non è nè responsabile nè rispettoso” di queste persone. “Speriamo si trovi una soluzione perché così non va – aveva aggiunto – il Governo mette la testa sotto la sabbia come uno struzzo”. Il Governo non può far finta di niente, “deve fare l’elenco delle persone che sono nel diritto di andare in pensione con le vecchie regole. Ci deve mettere i soldi perchè i risparmi della riforma delle pensioni sono tanti, 140 miliardi in 10 anni”. Il numero uno di Via Po aveva quindi ribadito la necessità di un “tavolo trasparente” di confronto sui criteri dai quali far uscire il numero esatto degli esodati. Tanto più che nei giorni scorsi l’Inps aveva dato un numero di 130.000 persone. “Non lo abbiamo detto noi, lo ha detto l’Inps”.